Giuseppe Iachini, allenatore del Bari, commenta in conferenza stampa la vittoria conquistata dal suo Bari contro la Feralpisalò, la seconda consecutiva sotto la sua gestione:
MARGINI DI MIGLIORAMENTO – «Siamo ancora alle elementari nella conoscenza tra me e la squadra, ma è normale che sia così dopo appena otto allenamenti. Però devo dire che la squadra a livello di concentrazione, di abnegazione e di volontà di portare a casa il risultato è stata quella che volevo, quella che io pretendo. Abbiamo dimostrato di essere solidi e compatti, non abbiamo rischiato praticamente nulla contro un avversario che aveva battuto Cremonese, Catanzaro e Sampdoria e fermato altre squadre forti, un avversario ostico. Sapevo che sarebbe stata una partita, insomma, nella quale si doveva avere pazienza. Abbiamo margini di miglioramento, abbiamo sbagliato qualcosa a livello tecnico ma ci può stare, anche perché siamo stati ordinati e bravi nell’aggredire subito. Non possiamo pretendere tutto e subito, soprattutto da ragazzi reduci da infortuni o più indietro di condizione perché magari avevano giocato poco fino a qui. Io non ho la bacchetta magica, sappiamo di dover ancora lavorare per migliorare».
SIBILLI E MENEZ – «A Sibilli va fatto un plauso, veniva da una settimana particolare ma mi serviva in campo. Forse qualcosa gli è mancata, ma ha delle caratteristiche che possono scardinare delle difese avversarie. Va premiata la sua volontà di non mollare e di restare dentro alla partita. Menez? Dobbiamo avere pazienza. Questo ragazzo qualche mese fa si è rotto il crociato, se era un altro poteva starsene a casa a prendersi lo stipendio. Invece lui si è fatto il crociato artificiale, ha ricominciato a giocare. In queste cose si vede una persona e lui è una persona che merita sostegno, anche se sbaglia qualcosa».
APPELLO ALLA TIFOSERIA – «Mi è dispiaciuto per qualche fischio che ho sentito, onestamente non me lo aspettavo. Dobbiamo essere positivi, stare vicini, appoggiarci, dobbiamo sostenere questi ragazzi perché stanno dando tutto. Il mio è un messaggio di unione perché queste sono cose che la squadra sente e le sentono anche gli avversari. Dobbiamo far sentire loro che siamo compatti e che li aspettiamo con lo spirito giusto».
TESTA AL FUTURO – «Ai ragazzi ho detto nuovamente che non abbiamo fatto nulla, che dobbiamo sempre ragionare per andare a vincere, adesso arrivano tre partite in una settimana. Dieci giorni fa eravamo qua a parlare di playout, ora iniziamo a parlare di altro. Sono venuto qui per riempire lo stadio, per portare tante persone ad appoggiare questi ragazzi perché abbiamo ancora qualcosa da giocarci».
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