BARI – Un’organizzazione dotata “di una fitta rete di pusher, molteplici canali di approvvigionamento, speciali tecniche di occultamento di droga e denaro”, il tutto tra il quartiere Japigia di Bari, il comune di Mola e il Sud Est della provincia barese. Era in questi territori che operava l’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti per cui i sono stati eseguiti 21 ordini di carcerazione (di cui sei con pena sospesa) nei confronti di altrettante persone colpite da sentenze definitive di condanna.
Le pene inflitte vanno dagli otto mesi ai 18 anni di reclusione. Le condanne nascono dall’indagine Astra della Dda di Bari negli anni tra il 2016 e il 2018, che ha consentito di accertare l’esistenza di questa associazione “contigua” al clan Palermiti di Bari. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 41 chili di hashish, 19 di marijuana, 1,5 di cocaina e una mitraglietta Skorpion. Nella fase delle indagini preliminari furono disposte 36 misure cautelari, una delle quali in Albania.
La pena a 18 anni di reclusione è stata inflitta al 38enne Giuseppe Martiradonna. Il 48enne Ciro Esposito dovrà scontare 14 anni e 6 mesi, il 42enne Renato Pepe 12 anni e 4 mesi, il 52enne Francesco Loprino 12 anni, mentre la pena di 10 anni e 6 mesi è diventata definitiva per Emanuel Martiradonna (28 anni) e Michele Bellantuono (30).
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