Sono oltre un centinaio, per l’esattezza 106, i ciclisti morti in Italia da gennaio, con il picco a luglio: già trenta da inizio mese.
Sono i dati dell’Osservatorio Asaps-Sapidata, resi noti dall’Associazione sostenitori della Polizia stradale. A gennaio i decessi sono stati dieci, a febbraio 5, a marzo 7, ad aprile 14, a maggio 18 e a giugno 22: dati parziali, perché non tengono conto dei feriti gravi che poi non ce la faranno in ospedale.
Le vittime sono 91 uomini e 15 donne, 43 ciclisti avevano più di 65 anni. Nove i casi di pirateria stradale, due in luglio, con la fuga di chi aveva provocato il sinistro. A luglio sono morti anche un 98enne e due giovanissimi di 15 e 16 anni.
Le regioni più colpite sono Lombardia (24), Emilia-Romagna (16), Veneto (20), Lazio e Toscana (8). Più nel dettaglio, i dati del trimestre maggio-luglio parlano di 70 decessi accertati, a fronte dei 75 (dato consolidato Istat) dello stesso trimestre 2019, prima della pandemia, ultimo anno certificato da Aci-Istat.
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