Giuseppe Lacorte, rappresentante della CISL FP di Taranto Brindisi, ha espresso forte preoccupazione per la situazione critica dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto, in risposta alla lettera aperta del Dr. Giovanni Ciraci, che ha rivelato le difficoltà operative della struttura.
Le problematiche legate alla carenza di personale medico erano già note, ma la situazione è peggiorata con la notizia del trasferimento imminente di un medico a Lecce e delle probabili dimissioni di altri due. «Se l’UTIN dovesse chiudere, anche il punto nascita sarebbe a rischio», ha dichiarato Lacorte, rispecchiando le preoccupazioni espresse dal Dr. Ciraci.
Il caso dell’UTIN di Taranto non è isolato: anche nella vicina ASL di Brindisi, da luglio sono sospesi i ricoveri per i neonati sotto le 34 settimane di gestazione, trasferiti al centro specializzato Fazzi di Lecce. Questa decisione mette in evidenza le difficoltà derivanti dalla carenza di personale e una gestione sanitaria regionale che, secondo Lacorte, «fa acqua da tutte le parti».
Lacorte ha chiesto un intervento urgente e un confronto serrato con le istituzioni per salvaguardare la qualità dei servizi sanitari e garantire la sicurezza dei pazienti, in particolare dei neonati prematuri. «La salute dei cittadini non può essere sacrificata a causa di una gestione inefficace delle risorse», ha concluso, sollecitando una riorganizzazione del sistema sanitario.
La CISL FP rimane vigile e determinata a continuare la sua azione a difesa dei diritti dei lavoratori e della salute pubblica.
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