Domani, venerdì 20 settembre, sarà un giorno cruciale per l’ex Ilva. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aprirà le buste con le manifestazioni d’interesse per il polo siderurgico.
In cima alla lista dei potenziali acquirenti figurano il gruppo ucraino Metinvest, gli indiani Vulcan Green Steel e Steel Mont, oltre alla canadese Stelco, le uniche aziende finora interessate all’intero gruppo. Altre società, invece, sembrano più orientate verso specifici asset, tra cui le italiane Marcegaglia e Arvedi. Anche il colosso giapponese Nippon Steel ha mostrato interesse, avendo già avuto contatti con il governo nelle scorse settimane.
Quella di domani, venerdì 20 settembre, rappresenta la prima tappa della procedura di gara avviata a fine luglio. Il bando, sottoscritto dai commissari straordinari di Ilva in Amministrazione Straordinaria (AS) e dai commissari di Acciaierie d’Italia in AS, ha messo sul mercato l’intero gruppo.
La manifestazione di interesse potrà riguardare l’acquisizione dei beni e delle attività aziendali di Ilva e delle altre società dei rispettivi gruppi, tra cui Ilva Servizi Marittimi, Ilvaform, Taranto Energia, Socova, Adi Energia e altre. Priorità sarà data alle manifestazioni d’interesse complessive, come indicato dai commissari.
In una posizione avanzata nella corsa all’acquisizione ci sono Metinvest, guidato dall’oligarca ucraino Rinat Akhmetov, Vulcan Green Steel della famiglia indiana Jindal insieme ai connazionali di Steel Mont, e la canadese Stelco, recentemente acquisita dagli americani di Cleveland-Cliffs. Questi tre gruppi sarebbero interessati a rilevare l’intera ex Ilva. Tuttavia, non si esclude che altri soggetti, come Nippon Steel e Arvedi, possano unirsi in cordate in una fase successiva. Se le proposte per l’intero gruppo non dovessero risultare congrue, si potrebbe procedere alla valorizzazione dei singoli asset.
Diversi gruppi sarebbero interessati a rilevare parti dell’ex Ilva. Secondo “Il Sole 24 Ore”, Marcegaglia potrebbe guardare agli impianti del Nord, come Novi Ligure e Cornigliano, mentre Sideralba sarebbe interessata al piccolo impianto di Racconigi e a quello di Salerno.
Tra gli altri, Eusider di Lecco, Amenduni Steel, interessata a Sovoca e Racconigi, e i turchi di Mitmetal puntano ai tubi. Gli svizzeri di Profilmec sarebbero interessati ad attività di logistica e a Racconigi, mentre il trader austriaco Charbones Holding guarda a Marghera. Anche i cinesi di Zheshang Development hanno messo gli occhi sulle attività marittime.
Oltre ai grandi gruppi, diverse piccole realtà come Industria Metalli Cardinale e Trans Isole sono interessate a piccoli lotti industriali e di servizi.
potrebbe interessarti anche
Emiliano: “Ancora una volta salverò Centrosinistra da autodistruzione’
Taranto: varata Abisso, imbarcazione realizzata dagli studenti
Tar Lazio sospende ordinanza Salvini: sciopero trasporti sarà di 24 ore
Regione, FdI contro il bilancio: “Manovra anonima e che aumenta le tasse”
Autonomia: da Cassazione via libera a referendum abrogativo
Rinvio a giudizio per ex sindaco ed ex assessore di Grumo