Virtus Francavilla, Calabro: “A Viterbo vincerà chi dimostrerà di avere più fame”

La Virtus Francavilla proverà ad intercettare il treno playoff all’ultima fermata. In occasione dell’ultimo turno di campionato, i biancazzurri di Antonio Calabro saranno ospiti della Viterbese (gara che proporremo in chiaro su Antenna Sud). Alla vigilia del match, il tecnico degli imperiali ha parlato in conferenza stampa.

A Viterbo come una finale: come ha vissuto la settimana la squadra? Che tipo di occhi ha visto nei suoi ragazzi?: “Il mio lavoro è stato soprattutto sulla testa dei ragazzi, un aspetto che nelle ultime tre gare non mi è piaciuto affatto e per questo sono molto arrabbiato. Spronare dei ragazzi al culmine della loro salute psicofisica non è il massimo per un allenatore, le motivazioni dovrebbero essere automatiche e senza sollecitazioni dall esterno. Mi auguro che i ripetuti input dati questa settimana siano stati recepiti da tutti”.
Come sta Avella, potrebbe far parte della gara? E, in generale, potrà contare sul gruppo al gran completo?: “Avella parte con noi ma ancora non ha recuperato a pieno. Continuiamo ad avere problemi a centrocampo perché Tchetchoua purtroppo si è fermato di nuovo”.
Dopo una stagione così complicata e che lei ha definito anche la più dura da un punto di vista personale, che sapore avrebbe finire tra le prime dieci?: Un sapore immensamente gradevole. Se solo penso alle difficoltà passate , raggiungere i playoff sarebbe un traguardo importantissimo. Se invece penso che tre partite fa eravamo settimi, il fatto di non andare ai playoff mi farebbe molta rabbia”
A Catanzaro l’intero stadio si è alzato in piedi al momento del suo ingresso per tributarle un grande applauso. A Viterbo c’è il suo timbro sulla finale di Coppa Italia del 2019: che accoglienza si aspetta?: “Lasciare un buon ricordo dove si è lavorato per me è importante soprattutto sotto l’aspetto umano, se poi si raggiungono anche i risultati sportivi questo fa ancora più piacere. A Catanzaro siamo arrivati secondi dopo un campionato entusiasmante, a Viterbo arrivai a Gennaio chiamato da Pagni e Camilli e affrontai una delle più belle esperienze della mia vita calcistica. La squadra era terz’ultima con un calendario da affrontare da incubo, ossia 3 partite in una settimana da affrontare per 5 mesi consecutivi. All’inizio facemmo cinque vittorie consecutive per tirarci fuori dai bassifondi della classifica arrivando addirittura vicini al terzo posto. Superammo poi il turno in Coppa Italia battendo Ternana e Teramo e decidemmo, giustamente, insieme alla società di puntare tutto sulla Coppa Italia, eliminando prima il Pisa, poi il Trapani e in finale il Monza. Tutte squadre che l’anno successivo disputarono il campionato di B. Il rammarico è stato quello di non averla potuta alzare quella coppa, ma fa lo stesso perché la sento mia al 100%. A Viterbo ho lasciato tanti amici ma purtroppo il più amico di tutti non c’è più”.
Domani la spunterà chi sarà più sporco, brutto e cattivo?: “Domani la spunterà chi lo vorrà di più e chi sarà capace di portare gli episodi dalla sua parte”.

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