BARI – Operazione Feralpisalò (sin qui mai battuta in gare ufficiali), operazione continuità: la cerca il Bari, per dimostrare che con Iachini la musica sia cambiata. E soprattutto per lanciare un ulteriore messaggio al campionato, affinché in questa stagione ci sia margine sufficiente per fare qualcosa di diverso. Tutto dipende dai progressi che il gruppo agli ordini del tecnico marchigiano sarà in grado di fare. “Stiamo lavorando da otto giorni per migliorare e conoscerci meglio – dichiara in conferenza stampa – ed essere organizzati nelle due fasi. Dobbiamo accelerare per migliorare perché abbiamo ancora margini. La Feralpisalò? Ha avuto un percorso importante, Zaffaroni ha fatto un ottimo lavoro. Può contare su giocatori di esperienza, ha fatto tanti punti nelle ultime. Pertanto, dobbiamo essere bravi a fare una bella partita a livello tattico, di concentrazione e di attenzione. Modulo? Abbiamo lavorato anche su alcune alternative in base alle caratteristiche dei ragazzi. Detto questo andrò a fare delle valutazioni e deciderò “.
Sarà la partita di Sibilli oppure no? Il dubbio rimane, al netto dei problemi accusati dal numero venti biancorosso nell’ultima sfida disputata. Discorso che riguarda anche altri giocatori: “Valuterò come sono le condizioni dei ragazzi che hanno avuto qualche problemino. Faremo ulteriori summit domattina. Questa settimana ha lavorato in maniera differenziata”.
La vittoria ha riportato fiducia ed anche un pizzico di entusiasmo, ma evitare voli pindarici è quanto mai necessario. “Non ho amichevoli – ammonisce il tecnico – e né bacchetta magica. Ci sarà bisogno di tempo e lavoro ma ragazzi li vedo disponibili e concentrati. Difficoltà? Il gruppo era abbattuto, sentivo parlare di playout. Dobbiamo girare questa ruota e farlo il più veloce possibile. Cerco di valutare in maniera individuale i calciatori e di cucire un vestito che si addice alle loro caratteristiche. Dopo l’ultima gara sembrava avessimo vinto la Coppa Campioni ma in realtà non abbiamo fatto ancora nulla. Dobbiamo lavorare sull’atteggiamento. Abbiamo tanti margini di miglioramento. E l’equilibrio è fondamentale perché le mie squadre sono state sempre dominanti, creato tante situazioni da gol e rischiato poco in fase di non possesso. Così si vincono i campionati.
Tra le note liete dell’ultima sfida contro il Lecco il ritorno al gol di George Puscas: “Il sale di un attaccante è il gol. George deve crescere sotto il piano fisico e tattico. Non è arrivato in grandissima condizione, ma il rischio doveva essere messo in preventivo. Dobbiamo aiutarlo a ritrovare il top della condizione e la fiducia. Deve continuare come altri suoi compagni a crescere sotto il piano fisico”.
Il match contro i lombardi vale naturalmente tanto ai fini della classifica. Vincere può significare mettersi alle spalle, almeno per il momento, la parte più pericolante. Per il resto si vedrà: “Non possiamo guardare indietro. Dobbiamo giocare per vincere e andare avanti sotto tutti gli aspetti. Ad aprile potrò rispondere su tutto, siamo in fase di decollo e di conoscenza. Quando saremo diritti – conclude – dobbiamo andare a 200 all’ora”.
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