L’allenatore del Bari Moreno Longo ha analizzato così la sfida in programma domani, sabato 28 settembre, con il Cosenza al San Nicola.
Premessa: “Ho letto tra virgolette “adesso viene il bello” su alcuni articoli. Non ho mai detto questa frase. Non ci siamo mai depressi, non ci esaltiamo adesso. Quando dico una cosa, vorrei venissero riportate le mie parole”.
Formazione: “Il Cosenza è un avversario di ottimo valore, che senza la penalizzazione avrebbe i nostri punti: corre tantissimo e fa dell’intensità la sua caratteristica principale, obbligandoti a giocare sporco. È da prendere con grande attenzione e rispetto. Il Cosenza ci obbligherà a fare una partita di grande livello. Li ho visti molto bene e stanno confermando quello che ha detto il campo”.
Entusiasmo: ” Giusto ci sia. Il calcio è passione e amore, questo è il bello e il brutto del calcio quando le cose non vanno. Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo non perché abbiamo vinto due partite, ma anche prima quando produceva e non vinceva. Avessimo vinto a Genova con la Sampdoria avremmo giudicato anche quella una super partita. Dobbiamo mettere altri mattoni per costruire la nostra casa”.
Aggressività: “Fare un calcio con queste caratteristiche fa parte delle mie idee. Ti scontri anche con le caratteristiche dei giocatori che hanno una buona predisposizione nell’attuare questo tipo di calcio e hanno qualche difficoltà in più a difendere gli spazi stretti raccolti. La mia impressione deve essere supportata dal campo, dipenderà dall’avversario. La squadra deve avere principi e deve adattarsi anche perché quasi tutte le squadre avversarie cambiano”.
Sibilli: “Può fare anche la mezzala con le sue caratteristiche anche nel 3-5-2, ha diverse collocazioni in campo, si sta allenando, sta bene e rimane a disposizione. Potrà giocare anche con Falletti. Anche Lasagna e Maiello sono a disposizione, l’unico indisponibile è Matino.”.
Ambizioni: “Sicuramente la continuità, dobbiamo consolidare i momenti positivi. Per questo ci va tempo, la squadra ha ancora poche esperienze alle spalle per potersi considerare matura a tutti gli effetti. Man mano che andiamo avanti ci dirà dove dobbiamo insistere e solo il tempo ci dirà cosa diventeremo. Essendo all’inizio rimane tutto molto equilibrato”
Maita: “Sapevo che poteva essere una colonna portante. Si erano create dinamiche in estate, ora è tutto a posto e sono contento. Lui ha nelle possibilità prestazioni di alto livello, in un gruppo di mentalità nessuno deve sentirsi il posto assicurato”.
Gruppo: “Ho trovato un gruppo sano, che crede in quello che fa. Ho detto che dobbiamo togliere la cultura degli alibi perché è la mentalità dei perdenti. Dobbiamo continuare a lavorare così, è normale che quando vinci lavori meglio”.
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