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Tassa di soggiorno record: oltre un miliardo di euro nel 2025

La tassa di soggiorno si conferma un pilastro delle entrate comunali in Italia, con un incasso complessivo destinato a superare 976 milioni di euro nel 2024 e a sfondare quota 1 miliardo e 52 milioni nel 2025, secondo i calcoli di Jfc. A guidare la classifica regionale è il Lazio, con oltre 295 milioni di euro, seguito da Lombardia (108 milioni), Toscana (100 milioni) e Veneto (98 milioni).

“Questi numeri evidenziano quanto la tassa sia diventata uno strumento cruciale per i Comuni, anche se gran parte delle risorse viene destinata a scopi non turistici”, spiega Massimo Feruzzi, CEO di Jfc.

Crescita esponenziale degli incassi

A fine novembre, gli introiti comunali derivanti dalla tassa avevano già raggiunto 945 milioni di euro, ben 100 milioni sopra le previsioni iniziali. Tra i fattori che hanno contribuito al boom: l’aumento delle tariffe, l’introduzione della tassa in nuovi Comuni, l’estensione del periodo di applicazione e la riduzione delle esenzioni. A questi si aggiunge il forte incremento dei flussi turistici, soprattutto nelle città d’arte.

Alcune regioni registrano aumenti considerevoli rispetto al 2023

• Trentino-Alto Adige: +40,9%

• Abruzzo: +25,7%

• Puglia: +19,5%

• Lombardia e Liguria: +15%

• Emilia Romagna: +10,3%

Il Lazio svetta su tutte con un incremento del +55,6%, trainato dall’aumento delle tariffe a Roma introdotto a ottobre 2023. Nella Capitale, i rincari superano in molti casi il 70%, contribuendo in modo significativo agli incassi.

Polemiche sull’utilizzo dei fondi

A livello nazionale, prosegue la corsa al rialzo delle tariffe, giustificata in alcuni casi dalla necessità di far fronte ai tagli di bilancio, in altri per contrastare l’overtourism. Tuttavia, permangono dubbi sull’effettiva destinazione delle risorse. “A 15 anni dalla reintroduzione della tassa di soggiorno, manca ancora trasparenza sull’utilizzo dei fondi, spesso impiegati per coprire i buchi di bilancio comunali”, conclude Feruzzi. Un tesoro che, anno dopo anno, continua a crescere, alimentando interrogativi su come venga realmente impiegato.

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