Consentire che i terreni privati versino in uno stato di incuria e abbandono non comporta conseguenze negative solo a livello di decoro, di igiene e di salute; una situazione del genere può andare a interessare anche le aree pubbliche favorendo incendi, disagi alla viabilità e la proliferazione di rettili, roditori e insetti pericolosi per l’incolumità di persone e cose.
Tutte premesse che l’amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci, a salvaguardia della sicurezza della collettività, vuole assolutamente scongiurare in vista dell’inizio della stagione estiva, che con le sue alte temperature alimenta lo sviluppo di roghi soprattutto nelle zone incolte.
Annunciando l’intensificazione di controlli mirati in tutti quegli ambiti urbani ed extraurbani potenzialmente a rischio, il primo cittadino ha rinnovato l’adozione di un provvedimento che già in passato ha fatto registrare l’elevazione di numerose sanzioni. Si tratta di quello con cui viene messo nero su bianco che il Comune non sarà più disposto a tollerare una situazione che si registra sia nel centro abitato sia sul territorio comunale.
A mettere in riga quei proprietari che non provvedono ad una corretta manutenzione di immobili e terreni edificabili, di terreni incolti o coltivati, di aree verdi e di spazi soggetti alla crescita di arbusti e altri tipi di vegetazione è la perentoria ordinanza con cui il sindaco Melucci intima che entro 30 giorni vengano effettuate tutte quelle operazioni capaci di impedire il verificarsi di condizioni di pericolo per la comunità. Il mancato rispetto di quanto viene indicato nell’atto farà scattare l’adozione di sanzioni amministrative pecuniarie.
“E’ dovere prioritario di noi amministratori cittadini garantire la sicurezza e il benessere della nostra comunità -ha dichiarato il sindaco Melucci-. È inaccettabile che i terreni privati, lasciati in stato di abbandono, diventino fonte di pericoli per la salute e la sicurezza pubblica. Per questo motivo, l’Amministrazione comunale che ho l’onore di guidare sta intensificando i controlli e non tollererà ulteriormente questa situazione di negligenza. La sicurezza di Taranto e dei suoi cittadini non può essere messa a repentaglio. Confido nella collaborazione di tutti i proprietari chiamati in causa per risolvere questa problematica e mantenere la nostra città un luogo sicuro e accogliente per chiunque.”
L’ordinanza sindacale per la pulizia e la manutenzione dei terreni privati si registra alcuni giorni dopo un’altra incisiva decisione: “stringere il cerchio” attorno ai protagonisti del deprecabile fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti ingombranti.
In questo caso, il sindaco, d’intesa con gli assessori Stefania Fornaro (all’Ambiente) e Michele Mazzariello (alle Società Partecipate), con il presidente di Kyma Ambiente (Giampiero Mancarelli) e il dirigente della Polizia Locale (Michele Matichecchia), ha stabilito l’intensificazione dei controlli, il costante monitoraggio di ben 15 zone, il potenziamento dei centri di raccolta dei rifiuti e “tolleranza zero” nei confronti di chi viola le disposizioni comunali.
potrebbe interessarti anche
Dissalatore sul fiume Tara: progetto in bilico tra criticità ambientali e normative
Taranto: Asl chiede pagamento di una prestazione di 8 anni fa
Riapertura della discarica Lutum slitta a data da definirsi
Restyling stazione di Taranto, Chiarelli: ‘Bene, ma si pensi ai treni’
Taranto, statistica e inclusione: al via nuove indagini sociali
Leporano, alla scoperta del mare con la F.I.P.S.A.S