Fabiano Marti, ex assessore comunale alla Cultura di Taranto, ha espresso forti critiche nei confronti del bando “Open Bac” emanato dall’amministrazione comunale. Marti, operatore culturale di lunga data, non ha esitato a definire il bando come “del tutto sbagliato”.
L’avviso pubblico in questione invita gli operatori culturali a presentare proposte per eventi da realizzare nel periodo estivo presso la piazza di BAC – Nuovo Parco delle Arti e della Musica. Tuttavia, Marti evidenzia come il bando imponga che gli spettacoli siano rigorosamente gratuiti per il pubblico, lasciando tutti i costi a carico degli organizzatori.
Gli obblighi per gli operatori culturali includono:
– La presentazione della S.C.I.A. redatta da un tecnico specializzato.
– La predisposizione del servizio sanitario e l’adozione di misure di safety e security.
– La stipula di una polizza assicurativa R.C.T./ R.C.O.
– L’allestimento tecnico e funzionale a proprie spese.
– L’installazione di wc chimici.
– La gestione logistica e l’assunzione di tutte le spese e oneri correlati.
– Il rispetto degli adempimenti fiscali e contributivi.
– La promozione e pubblicità dell’evento in accordo con l’amministrazione comunale.
Marti sottolinea l’assurdità di queste condizioni, che gravano interamente sugli organizzatori, lasciando all’amministrazione comunale solo l’onere dell’esenzione per l’uso del suolo pubblico, la fornitura di elettricità e pochi cestini per i rifiuti. Critica aspramente la mancanza di supporto e promozione da parte del Comune, portando a spettacoli quasi deserti e organizzati in condizioni difficili.
Marti conclude il suo intervento chiedendo all’amministrazione di Taranto di riflettere sulle proprie scelte, accusandola di dilettantismo e di danneggiare la città e la sua comunità culturale.
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