(Di Lorenzo Ruggieri) Tutto il popolo rossoblù attendeva una conferenza stampa in grado di risolvere gli enigmi rimasti in sospeso dalla scorsa stagione e svelare i progetti futuri. Dopo diverse settimane di silenzio, la società ionica ha risposto presente indicendo una giornata dedicata ai quesiti più gettonati.
Nel corso della conferenza stampa ha preso la parola anche Massimo Giove, numero uno del Taranto, dichiarando ai microfoni dei giornalisti presenti: “La scorsa stagione è stata molto importante e abbiamo fatto qualcosa di bello. Nei giorni scorsi abbiamo provveduto ad iscrivere la squadra al campionato, mentre il tecnico Capuano ha goduto del meritato riposo. Ne ho lette di tutti i colori ma tra me ed Eziolino non c’è stato nulla. Il mister sta allestendo una squadra con l’obiettivo di disputare un altro campionato importante. Sarà un campionato ancora più difficile, diverse squadre sono pronte a fare follie ma sono convinto che riusciremo a fare qualcosa di positivo”.
Budget e Stadio: “Il Ministro Abodi mi ha confermato la disponibilità ma Ferrarese ha detto altro. Ritengo, però, che il ministro sia la massima autorità. Mister Capuano mi ha chiesto rassicurazioni e gli ho ribadito le parole di Abodi. L’11 giocheremo in Coppa Italia e tra poco partiremo con la campagna abbonamenti, come fatto lo scorso anno. Spero che non ci siano sorprese in corso d’opera o sarebbe un’ulteriore batosta. Abbiamo iscritto la squadra al prossimo campionato sulla base delle rassicurazioni del Ministro Abodi e continueremo con un progetto in linea con quello della scorsa stagione. Taranto vive una situazione particolarmente drammatica, come dimostra il record di lavoratori in cassa integrazione. Una squadra di calcio vive di incassi, sponsorizzazioni e plusvalenze, cercheremo di proseguire nel nostro percorso ma l’assetto della squadra cambia anche in base alla capienza dello stadio”.
Campionato: “Non abbiamo mai detto di essere un club ricco e potente ma pensiamo di essere in grado di mettere in pratica qualcosa. Quest’anno, come detto, sarà un campionato ancora più difficile ma con le nostre idee riusciremo a competere”.
Incendio Stadio Iacovone: “L’incendio col Foggia ha segnato il nostro percorso. Eravamo partiti con tanto entusiasmo ma abbiamo subìto un danno economico notevole, giocando anche 5 gare consecutive ogni tre giorni. Disputando un campionato normale, con pause e stadio, avremmo potuto ottenere un risultato migliore e non avremmo preso 4 punti di penalizzazione”.
Poche dichiarazioni: “Tutti sanno che ho un carattere forte e tento di parlare il meno possibile per fare pochi danni. A volte dire le cose come stanno può dare fastidio a qualcuno, compresa qualche istituzione. Tra me e Capuano non c’è mai stata un’incomprensione in grado di mettere in discussione il nostro rapporto. Oltre alla penalizzazione, abbiamo subìto l’ennesima ingiustizia con le due giornate di chiusura dello Stadio e l’aumento della multa per i danni a Vicenza, dove i nostri tifosi sono stati aggrediti e il petardo che ha colpito il piede dello Steward è partito dalla curva dei tifosi locali. Partiremo con un handicap e questo non va bene. Q quanto pare, il silenzio non ha premiato e cambierò atteggiamento. È in atto una persecuzione nei nostri confronti e mi farò sentire negli uffici competenti”.
Stadio di Faggiano: “Lo stadio di Faggiano è un nodo importante per portare avanti il club. La difficoltà sta nel reperire i fondi che permettono gli investimenti. In Italia esiste il Credito Sportivo ma nessuna società professionistica italiana ha un bilancio tale da accedervi. Speravamo che Faggiano potesse rientrare nel progetto dei Giochi del Mediterraneo ma così non è stato. Anche lo Iacovone B diventerà un cantiere e l’idea del campo di Faggiano nasce proprio dalla necessità di sopperire a questo. Non abbiamo abbandonato l’idea, la continueremo a perseguire con caparbietà ma non comandiamo noi”.
Direttore generale: “Tra me e Capuano non ci sono mai state polemiche e credo sia superfluo inserire nell’organigramma una persona che possa creare fraintendimenti”.
Ambizioni: “Quando ho rilevato il Taranto nel 2017 trovai una situazione pesante, con problematiche di credibilità. Oggi, invece, tutti vogliono venire a Taranto, grazie al percorso fatto in questi anni. I quattro punti di penalizzazione ci hanno buttato un po’ di fango addosso ma è stata cambiata la giurisprudenza calcistica col campionato in corso. L’obiettivo futuro è di tirarci fuori da questo fango e andare in Serie B. Inoltre, non è giusto ripartire in parti uguali i diritti tv e per via di diverse gare giocate di mercoledì abbiamo perso soldi”.
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