Il 70% in meno di personale all’Archivio di Stato di Taranto prefigura una lenta eutanasia, con solo 5 persone a svolgere il lavoro di 17. Un unico archivista, che è anche la direttrice dell’istituto, evidenzia una completa destrutturazione, denunciata da Mimmo Sardelli e Grazia Albano della Funzione Pubblica CGIL di Taranto.
Nonostante la storia di impegno civico, politico, culturale e imprenditoriale del territorio ionico, la situazione è destinata ad aggravarsi con il pensionamento di due unità il 1 febbraio 2024. La FP CGIL chiede l’intervento del MIC e della comunità per difendere questo importante presidio di conoscenza e memoria storica, evidenziando la mancanza di rinnovo contrattuale per una specializzata archivista dal 1 gennaio e la riduzione del personale a zero unità per molte posizioni.
Sardelli e Albano attribuiscono questa situazione a politiche miopi degli ultimi vent’anni e chiedono alla classe dirigente del MIC di intervenire a favore di Taranto.
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