TRANI – Assolto perché il fatto non sussiste. L’ex sindaco di Trani Luigi Riserbato e l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio scagionati dalla sentenza emessa dal collegio presieduto da Giulia Pavese, nell’ambito del processo per il cosiddetto Sistema Trani che portò alla caduta dell’amministrazione comunale nel 2014. Assolto anche l’ex amministratore unico di Amiu Antonio Ruggiero, mentre assoluzioni e prescrizioni sono arrivate per i capi d’imputazione a carico dell’ex consigliere comunale Nicola Damascelli.
Quattordici gli imputati coinvolti nel filone che si è sviluppato tra il 2014 e il 2016. Condannato a due anni e mezzo l’ex consigliere Maurizio Musci, pene più pesanti per altri personaggi di spicco. Cinque anni e sei mesi per il responsabile dell’ufficio appalti Edoardo Savoiardo, sei anni per l’ex comandante e dirigente della Polizia Locale Antonio Modugno e nove anni e sei mesi per l’istruttore contabile dell’ufficio ragioneria Sergio De Feudis.
Condanne anche per altri ruoli di riferimento dell’area tecnica. L’ex comandante della Vigilanza notturna Vincenzo Giachetti è stato condannato a 5 anni e 7 mesi, l’ex dirigente dell’Area finanziaria Domenico Guidotti a un anno, l’ex segretario generale Luca Russo a un anno, l’ex dipendente della cooperativa Un amico per Trani Carlo Addamiano a 4 anni e 6 mesi.
Le accuse pendenti erano di illeciti in gare d’appalto, con l’accusa di peculato, truffa, concussione e associazione a delinquere, le ultime tre ritirate durante il filone. Riserbato e Di Marzio ottengono l’assoluzione ad oltre otto anni dai fatti contestato.
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