L’approvazione di un emendamento nel Consiglio regionale della Puglia ha sollevato polemiche. Il provvedimento, voluto da 31 consiglieri regionali, impone che i sindaci che desiderano candidarsi al Consiglio regionale si dimettano sei mesi prima delle elezioni, un diritto costituzionalmente garantito che viene ora ostacolato. La norma ha suscitato la dura reazione di Antonio Decaro, eurodeputato del Pd, che ha definito la legge una “manovra per eliminare i concorrenti”. Decaro denuncia un abuso del potere legislativo, che costringe i sindaci ad abbandonare le proprie comunità sulla base di un’aspirazione lontana nel tempo.
Domenico De Santis, segretario regionale del Pd, ha parlato di incostituzionalità, chiedendo un’immediata riunione di maggioranza per rivedere la norma, definita dannosa non solo per i sindaci, ma anche per i consiglieri regionali che l’hanno votata. Secondo De Santis, la norma “danneggia la democrazia”, impedendo una sana competizione elettorale. Numerosi sindaci hanno espresso il loro disappunto, chiedendo una revisione urgente del provvedimento.
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