Gli investimenti indiani potrebbero giocare un ruolo cruciale nel rilancio della siderurgia italiana, riconsegnandole la posizione di rilievo nel panorama industriale europeo. È quanto dichiarato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante la sua visita a Mumbai, dove ha incontrato i vertici di Jindal, l’azienda che ha acquisito parte dello stabilimento siderurgico di Piombino.
Nei prossimi giorni, Urso incontrerà anche Vulcan Steel, altra società indiana interessata agli impianti ex Ilva di Taranto. La missione del ministro si inserisce nel quadro degli eventi del Villaggio Italia, l’expo itinerante del Made in Italy, in occasione della 28ª tappa del tour mondiale della nave scuola Amerigo Vespucci.
“Jindal – ha spiegato Urso all’ANSA – è impegnata in un importante investimento a Piombino, che si affiancherà a quello già programmato dalla società ucraina Metinvest. Abbiamo lavorato affinché le due aziende trovassero un’intesa sulla condivisione delle aree, così da sviluppare entrambi i progetti in parallelo”.
Il prossimo anno si punta alla firma di due accordi di programma per trasformare Piombino in un grande polo siderurgico europeo all’insegna della transizione green. Per quanto riguarda Taranto, la procedura di assegnazione degli impianti ex Ilva, con la partecipazione di Vulcan Steel, potrebbe concludersi nei primi mesi del 2025.
Un piano ambizioso che mira a rinnovare il settore siderurgico italiano con il supporto di investimenti strategici internazionali.
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