“La situazione del centro di riabilitazione del San Raffaele di Ceglie Messapica sta assumendo contorni inquietanti. Quattro parlamentari del centrodestra, non pugliesi (Cesa, Ciocchetti, Biancofiore, Nevi), hanno presentato interrogazioni e interpellanze a vari ministeri con l’obiettivo di ostacolare la legge regionale che prevede l’internalizzazione del servizio. Al contempo, i parlamentari pugliesi, sia di maggioranza che di opposizione, mantengono un silenzio assordante. Questo è particolarmente sorprendente, poiché la difesa e il rilancio della sanità pubblica pugliese dovrebbero essere una priorità per tutte le forze politiche, dal PD al Movimento Cinque Stelle, fino ad Azione e Italia Viva”. Lo scrive in una nota Fabiano Amati, consigliere regionale di Azione.
“La decisione del Consiglio regionale di internalizzare il servizio è giunta già troppo tardi, eppure nessuno prende posizione per evitare che questa scelta sacrosanta venga strumentalizzata politicamente. Basta parlare con i lavoratori e le famiglie dei pazienti, osservare le condizioni delle persone in stato vegetativo o con coscienza minima, per comprendere le attuali problematiche della struttura”, aggiunge Amati.
“Partita come una sperimentazione gestionale limitata nel tempo e in vista di un partenariato pubblico-privato, mai realizzato, la gestione del centro è rimasta in stallo per 24 anni. Si è continuato a procrastinare, evitando di sottrarre alla fondazione San Raffaele un servizio che dovrebbe essere pubblico, in una struttura pubblica, per prestazioni che rientrano nei LEA. Poiché la Puglia è una regione in piano operativo, tutte le prestazioni dovrebbero essere riportate nella gestione pubblica: le tariffe ministeriali riconosciute al San Raffaele includono anche il profitto del privato, superando i costi vivi delle prestazioni sopportati dalla ASL”, spiega il consigliere regionale di Azione.
“Rivolgo quindi un appello a tutti i parlamentari affinché si schierino a favore della sanità pubblica e della qualità delle prestazioni, oggi molto discutibile. Nei prossimi giorni invierò alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Ministri competenti una relazione documentata su tutto ciò che è accaduto negli anni e su ciò che sta accadendo ora, inclusi aspetti poco noti. L’obiettivo è sottolineare non solo la costituzionalità della legge regionale, ma anche la necessità per i ministeri di incoraggiare il percorso di risanamento assistenziale ed economico assegnato alla Puglia. E a tutti coloro che cercano di fare rumore senza sostanza, ricordo che rischiano di essere suonati loro stessi”, conclude Amati.
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