Roma, l’ultimo saluto a Benedetto XVI

Roma – Sono le 8.45 quando le campane della basilica di San Pietro suonano con i rintocchi “a morto” per l’ingresso in piazza del Papa emerito Benedetto XVI. Poi il rosario e sulla bara un Vangelo aperto. Piazza San Pietro è piena di fedeli. Roma è avvolta da una strana nebbia. L’arrivo in sedia a rotelle di Papa Francesco e la vestizione segnano l’avvio della cerimonia. Sono le 9.30. La liturgia è sobria, con applausi misurati dei circa 60 mila fedeli, molti i politici e le teste coronate presenti in prima fila alla cerimonia funebre. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la Premier Giorgia Meloni con il suo Governo e anche l’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce”. Sono le parole di Francesco nell’omelia.
“Siamo qui ha continuato il papa, prima di lasciare la parola al cardinale Giovanni Battista Re per evitare, come ormai succede da tempo nelle messe presiedute dal papa che che il Santo padre si affatichi, con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde. Vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni. Santo subito grida la folla dopo l’ultimo Amen pronunciato da Papa Francesco al termine di un funerale che segna anche un evento storico

 

 

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