La questione dei ristori per i pescatori subacquei con licenza, fermi dal maggio 2023 a causa del blocco del prelievo dei ricci di mare in Puglia, resta irrisolta. A sollevare il tema è un’interrogazione urgente presentata da La Puglia Domani all’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia, il quale aveva annunciato la promulgazione del bando a settembre 2024, impegno che fino a oggi non sarebbe stato rispettato.
Gli indennizzi per i circa cento sub autorizzati alla pesca del riccio di mare in Puglia sono cruciali per garantire il sostentamento delle famiglie di questi operatori – si legge in una. Ora -. La legge regionale, approvata con l’obiettivo di arrestare il prelievo indiscriminato che minacciava l’estinzione dei ricci di mare, prevedeva inizialmente la concessione dei ristori. Tuttavia, l’approvazione definitiva degli indennizzi fu rimandata, con l’impegno di coprire successivamente i pescatori colpiti dal fermo. Nonostante una mozione approvata dal Consiglio regionale nel luglio 2023, che ribadiva la necessità di procedere, i ristori non sono ancora stati erogati.
L’assessore Pentassuglia, durante l’incontro di luglio 2024 con i rappresentanti sindacali dei pescatori, aveva promesso la definizione dei criteri e dei requisiti per il bando che avrebbe sbloccato i fondi, in parte provenienti dal Feampa e in parte dal bilancio autonomo della Regione. Si era inoltre discusso della possibilità di coinvolgere i pescatori in attività di tutela del mare, come la pulizia dei fondali e il ripopolamento ittico.
L’interrogazione mira a sollecitare l’assessore e il governatore Michele Emiliano affinché rispettino gli impegni presi e chiariscano a quanto ammontano le risorse destinate dalla Regione per questi indennizzi, ormai attesi da un anno e mezzo, conclude la nota de La Puglia Domani.
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