BARI – La gup del tribunale di Bari Anna De Simone ha disposto il rinvio a giudizio, per
concussione, dell’ex sindaco di Grumo Appula (Bari) Michele D’Atri, e dell’ex assessore Nicola Lella. I due
sono accusati di aver costretto il gestore del canile comunale “a consegnare loro la somma di 2.500 euro,
mediante la minaccia consistita nel pretendere la somma di 10mila euro in due tranche e nella prospettazione,
manifestata materialmente da Lella, in caso di mancata adesione, di bloccare i pagamenti di fatture già scadute
relative al servizio di ricovero e mantenimento di cani randagi accalappiati nel territorio del Comune di
Grumo”. I fatti risalgono al 2017: il Comune di Grumo Appula si è costituito parte civile con l’avvocato Nicola
Selvaggi. Il processo si aprirà il 4 marzo 2025 davanti ai giudici della seconda sezione penale. Lella ad aprile fu
arrestato (in carcere, poi è tornato libero) con l’accusa di essere parte dell’associazione a delinquere finalizzata
alla corruzione elettorale diretta – per l’accusa – da Sandro Cataldo, fondatore di ‘Sud al centro’. In
quell’inchiesta è indagata anche l’ex assessora regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia; per l’accusa
l’associazione avrebbe inquinato le elezioni comunali di Grumo Appula del 2020, le Regionali dello stesso anno
e le amministrative di Triggiano del 2021. A Lella, in quel filone investigativo, è contestato anche un episodio
di corruzione per aver chiesto soldi a un imprenditore – in qualità di assessore – per un incarico.
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