È urgente dare concretezza al rafforzamento delle misure di sicurezza intensificando i controlli e garantendo una formazione adeguata ai lavoratori, specialmente dove il rischio è più elevato. Sempre più spesso giungono notizie di vite spezzate a causa di incidenti evitabili se fossero stati rispettati rigorosamente gli standard di sicurezza. Nel primo semestre del 2024, l’incidenza degli incidenti sul lavoro nel territorio materano è circa del 30% superiore alla media nazionale.
Il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano, evidenzia la gravità della situazione e sottolinea che la sicurezza sul lavoro è una vera emergenza nazionale. Giordano chiede investimenti senza precedenti in formazione e prevenzione per evitare il ripetersi di tragedie. Il lavoro sommerso e il caporalato, secondo Giordano, danneggiano non solo lo Stato e i lavoratori dipendenti, ma anche le imprese in regola.
Le dichiarazioni del Segretario Generale dell’Ugl, Paolo Capone, esprimono profonda indignazione per il tragico incidente sul lavoro avvenuto a Borgo Santa Maria, in provincia di Latina, dove ha perso la vita Satnam Singh, un bracciante indiano di 31 anni. Dopo aver subito un grave infortunio, il titolare dell’azienda agricola lo ha abbandonato per strada, un atto che ha portato all’arresto per omicidio doloso del responsabile, Antonello Lovato.
Giordano ritiene che sia necessario intensificare la collaborazione tra istituzioni, parti sociali e datoriali per definire proposte volte a incrementare gli investimenti in sicurezza, rafforzare le norme contro il caporalato e il lavoro nero, e potenziare il coordinamento degli organi di vigilanza. È fondamentale aumentare l’organico del personale ispettivo per garantire controlli a 360 gradi.
Di fronte all’emergenza registrata nella provincia, Giordano afferma che non si può parlare di tragica fatalità. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato che le morti sul lavoro sono un oltraggio alla convivenza civile, e Papa Francesco ha paragonato la sicurezza sul lavoro all’aria che respiriamo, essenziale e insostituibile.
Per l’Ugl Matera, è tempo di mettere in atto un piano nazionale per tutelare la salute e la vita dei lavoratori. Questo onorerebbe la memoria di chi non c’è più e impedirebbe il ripetersi di simili tragedie. È necessario sanzionare chi non rispetta le regole e investire nella formazione e nell’addestramento fin dalla scuola. Solo una mobilitazione totale di istituzioni, imprese, associazioni e organizzazioni sindacali può combattere efficacemente questo fenomeno.
In particolare, il territorio materano, durante la campagna di raccolta di frutta e ortaggi, è a rischio di caporalato e sfruttamento della manodopera straniera. Le donne che lavorano nei campi sono spesso le più sfruttate e sottopagate, sacrificando la loro dignità. Nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, è necessario un maggiore sforzo per mantenere la legalità e tutelare i diritti dei lavoratori agricoli.
Giordano conclude affermando che le aziende devono essere responsabili della sicurezza dei loro dipendenti e fornire assistenza adeguata in caso di infortuni. La sicurezza e la dignità dei lavoratori devono essere sempre al primo posto.
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