“Il caos rifiuti che rischia di sommergere la Puglia è figlio di una madre certa: l’incapacità gestionale di una Regione che, a parole, proclama massima attenzione all’ambiente, ma nei fatti dimostra il contrario”, scrive in una nota Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
”Nelle scorse ore ho ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini per i rifiuti abbandonati fuori controllo in agro Martina Franca-Crispiano: bosco Orimini. Le strade periferiche sono i biglietti da visita delle nostre città ho preparato un dossier fotografico che consegnerò all’assessore all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, perché si renda conto in quali condizioni versano alcune strade della provincia ionica impattando negativamente dei nostri territori”, aggiunge Perrini.
“Ricordo che dal 10 ottobre 2022 è entrata in vigore in Italia una nuova legge (137/2023), approvata su proposta di Fratelli d’Italia, che stabilisce l’applicazione di un’ammenda penale (da 1.000 a 10.000 euro): chi abbandona rifiuti commette un reato penale. L’igiene urbana è un diritto, ma anche un dovere civico senza l’adempimento del quale non avremo mai la comunità libera dai rifiuti. È necessario lavorare attivamente per garantire decoro e pulizia, ma senza la collaborazione attiva di ciascun cittadino, ogni sforzo in tale direzione sarà reso vano. A farne le spese sono i cittadini, e la TARI salata è il male minore, perché ci sono aree come Taranto e provincia che pagano sulla propria pelle il prezzo delle discariche”, sottolinea Renato Perrini.
“Ignorando le proteste delle comunità e passando sulla loro testa, la Regione Puglia persevera in una gestione miope e progetta cattedrali dei rifiuti anziché mettersi sulla scia di Regioni più virtuose. Chiederò in commissione Ambiente una mappatura trasparente per uscire dall’emergenza, anche per sgombrare il campo dal malaffare che l’immondizia attira come mosche, per spezzare il grande business delle ecomafie”, prosegue il consigliere regionale.
”Inoltre chiederò di intensificare i controlli finalizzati a contrastare l’abbandono dei rifiuti. Solo con una programmazione equilibrata ed efficiente del ciclo dei rifiuti la Regione potrà uscire dal pantano in cui ristagna, garantendo ai cittadini sicurezza ambientale e sanitaria. Quando l’abbandono dei rifiuti verrà percepito come reato, allora deturpare il territorio sarà molto meno conveniente”, conclude Renato Perrini.
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