La Procura di Bari ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sul caso della morte di Giovanni e Filippo Colapinto, padre e figlio di 81 e 47 anni, deceduti la sera di lunedì 12 giugno nella cisterna di una cantina di Gioia del Colle (Bari).
Un atto dovuto, data la presenza di due vittime, ma al momento si procede a carico di ignoti. Secondo le prime ricostruzioni, quella sera il 47enne si era recato nella cisterna per ispezionarla, ma vi era caduto all’interno probabilmente perché intossicato dalle esalazioni di anidride carbonica prodotte dal vino lì presente.
Il padre, forse per salvarlo, è però andato incontro allo stesso destino. Inutile l’intervento dei soccorritori, per recuperare i corpi si è reso necessario l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco. A coordinare le indagini, affidate ai carabinieri, il pubblico ministero Alessandro Donato Pesce. Venerdì, intanto, il dottor Francesco Vinci dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari effettuerà l’autopsia sui due corpi per accertarne le cause del decesso.
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