Ora Lecce

Ora Lecce, Hassane: “Creo gli anticorpi sociali per i miei ragazzi”

Francavilla Fontana (BR) – Nell’ultima puntata di Ora Lecce, il programma di Antenna Sud tematico sull’US Lecce, tra gli ospiti anche l’allenatore della squadra ASD Rinascita Refugees Hassane Niang Baye che ha parlato della sua esperienza in Italia, di com’è nata la squadra di calcio di “rifugiati” e di come lavora quotidianamente per creare gli anticorpi sociali per i suoi ragazzi. Una squadra, la Rinascita Refugees che dagli amatori è arrivata a vincere la Coppa Puglia di Promozione, una coppa che, come sottolinea con orgoglio Hassane, per loro è stato come aver vinto la Coppa del Mondo. Poi rivela un particolare molto forte: “Ai miei ragazzi prima di ogni partita li chiamo neri di m**** per creare quegli anticorpi necessaria affinchè le loro giornate non siano rovinato da gente che ancora oggi insulta in questa maniera”.

Una puntata che quindi, oltre all’aspetto calcistico a tinte giallorosse raccontato dal solito Kekko Fedele della pagina social Quando il Calcio era Bello ed esaminato dal dirigente calcistico Sergio Mello e dall’opinionista Emilio Personè, ormai di casa ad Ora Lecce, ha visto l’intervento della collega di Antenna Sud Claudia Carbonara vittima di un bruttissimo episodio durante la trasmissione Tribuna Centrale da lei condotto. Claudia ha raccontato con fierezza tanto di donna, quanto di giornalista l’episodio che l’ha vista suo malgrado coinvolta: “Sentirsi augurare un tumore al cervello è qualcosa di bruttissimo. La mia colpa, secondo Francesco Zuccotto tifoso del Gallipoli, è stata di aver indugiato troppo poco sul derby Casarano – Gallipoli. Per questo motivo, oltre alle solite offese sessiste alle quali ormai sono quasi abituata, l’augurio più grave; purtroppo ognuno ormai ha nel proprio ambito famigliare qualcuno che è scomparso o che sta combattendo contro questo male, quindi certe frasi sono davvero dure da attutire. Lo dico da giornalista, più che da donna, basta con questa violenza gratuita e continua nei nostri confronti”.

 

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