“Il progetto, considerate le dimensioni e le caratteristiche, porterebbe ad un inevitabile sconvolgimento del sistema di stratificazione storica del paesaggio agrario e soprattutto comporterebbe una trasformazione permanente dell’uso del suolo e della sua permeabilità”. E così, la Commissione Paesaggio del comune di Nardò dice no al megaimpianto eolico che la società Lujentu di Cosenza vorrebbe realizzare su terreni agricoli tra Nardò, Galatone e Copertino: 9 aereogeneratori, di cui 5 proprio in agro di Nardò, alti ciascuno 119 metri con pale lunghe 81 metri per un totale di 64,80 megawatt di potenza. Ma piano regolatore alla mano, gli uffici neretini hanno rimarcato la vocazione agraria del territorio e la sua “elevata valenza storica e culturale”. “Gli aerogeneratori – hanno scritto nella nota di osservazioni inviata al Ministero dell’Ambiente– a causa della loro grande dimensione, creano un notevole impatto visivo che si ripercuote su gran parte delle aree e dei territori comunali circostanti. Inoltre, anche in considerazione della prossimità alle aree interessate dalla presenza di prati e pascoli importanti per la sostenibilità della fauna e della avifauna locale e migratoria, si prevede un impatto rilevante sulle componenti ambientali che richiederebbero scelte estremamente attente e meditate circa l’individuazione di aree con essi compatibili”. Ora la palla passa al Mite che deciderà se dare Via negativa, bloccando il progetto, o far proseguire l’iter autorizzativo negli uffici della regione Puglia
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