“Oggi il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco. Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica, con la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati. Il mio pensiero va a tutti coloro che sentono questa profonda perdita. Che possano trovare conforto nell’idea che l’eredità di Papa Francesco continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole”. Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
“Le mie condoglianze ai cattolici del mondo intero”: così il presidente francese Emmanuel Macron commenta la morte di Papa Francesco. “Da Buenos Aires a Roma, Papa Francesco voleva che la Chiesa portasse la gioia e la speranza ai più poveri. Che unisse gli uomini fra loro e con la natura. Possa questa speranza resuscitare sempre al di là di lui”: lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, su X, dopo la notizia della morte di Papa Francesco. “A tutti i cattolici, al mondo in lutto, mia moglie e io esprimiamo tutti i nostri pensieri”.
“La scomparsa di Papa Francesco suscita un profondo senso di dolore: guida spirituale di immenso carisma e testimone di fede vissuta, ha saputo incarnare i valori della misericordia e della solidarietà, avvicinando la Chiesa a tutti con una particolare attenzione a chiunque fosse in difficoltà. Il Suo impegno per il dialogo, la pace e l’attenzione agli ultimi resteranno un’eredità preziosa”. Lo afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa.
“Con profonda commozione, ci uniamo al dolore della Chiesa universale per la scomparsa di Papa Francesco. La sua morte lascia un vuoto immenso. Le sue parole di pace, i gesti di misericordia e il costante richiamo alla fratellanza tra i popoli resteranno un faro per le generazioni future. In questo momento di lutto, siamo vicini a tutta la comunità dei cristiani e a chi, in ogni angolo del pianeta, piange la perdita del Santo Padre. Che il suo esempio continui a ispirare il cammino di chi crede in un mondo più giusto, umano e solidale”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
“Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di vederlo ieri, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, È stato veramente meraviglioso”. Sono le parole su X del vicepresidente americano, JD Vance, che ieri nel corso della sua visita in Vaticano era stato brevemente ricevuto a Santa Marta dal Pontefice..
La morte di Papa Francesco è un dolore immenso. Le sue ostinate parole di pace , dialogo e solidarietà a tutti i costi sono e resteranno una guida per tutti noi in questi tempi difficili. Grazie per ogni insegnamento, riposi in pace. Lo scrive su X Giuseppe Conte.
Putin, presidente russo, ha espresso le sue condoglianze per la morte di Papa Francesco definendolo “una persona straordinaria”l
“Riposa in pace, Papa Francesco”. Così la Casa Bianca ha espresso le sue condoglianze per la morte del Pontefice, pubblicando sul social X due foto che ritraggono gli incontri di Bergoglio con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e con il vicepresidente J.D. Vance.
“Sono profondamente rattristata nell’apprendere della scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. È stata una voce globale per l’unità, la giustizia e la dignità umana. La sua saggezza e umiltà hanno toccato vite ben oltre i confini della fede. I miei pensieri sono con tutti coloro che ne piangono la perdita”. Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde sul social X.
“Mia moglie e io siamo profondamente addolorati nell’apprendere della morte di Papa Francesco. I nostri cuori pesanti si sono tuttavia in qualche modo alleviati sapendo che Sua Santità ha potuto condividere un augurio pasquale con la Chiesa e il mondo che ha servito con tanta devozione durante tutta la sua vita e il suo ministero”. È quanto si legge nel messaggio diffuso da re Carlo III, come riporta la Bbc. “Sua Santità sarà ricordato per la sua compassione, la sua preoccupazione per l’unità della Chiesa e per il suo instancabile impegno per le cause comuni di tutti gli uomini di fede e di coloro che, con buona volontà, operano per il bene degli altri. La sua convinzione che la cura del Creato sia un’espressione esistenziale della fede in Dio ha trovato eco in tanti in tutto il mondo”, aggiunge il sovrano britannico, “attraverso il suo lavoro e la sua attenzione verso le persone e il pianeta, ha toccato profondamente la vita di moltissime persone”.
“Milioni di persone in tutto il mondo piangono la tragica notizia della scomparsa di Papa Francesco. La sua vita è stata dedicata a Dio, alle persone e alla Chiesa. Sapeva dare speranza, alleviare le sofferenze attraverso la preghiera e promuovere l’unità. Ha pregato per la pace in Ucraina e per gli ucraini. Piangiamo insieme ai cattolici e a tutti i cristiani che hanno cercato sostegno spirituale in Papa Francesco. Memoria eterna!”. Lo scrive sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“E’ davvero profondo il dolore di tutti i sindaci, dei Comuni italiani e dell’Anci per la scomparsa di Papa Francesco. In una delle fasi più difficili della vita dell’umanità, ci mancherà la sua voce universale che ha sempre invocato pace, giustizia ed equità”. E’ il commento di Gaetano Manfredi, presidente dell’Anci e sindaco di Napoli. “Papa Francesco in questi anni ha riservato grande attenzione alla vita delle nostre comunità, e dimostrato vicinanza soprattutto ai bisogni dei più deboli e indifesi. Una lezione che, da amministratori, terremo ogni giorno viva nel suo ricordo”, conclude.
“Un esempio di vero servizio e un uomo di pace”. Così i prefetti di tutte le città d’Italia, secondo quanto reso noto dal Viminale, esprimono il loro cordoglio per la morte di papa Francesco, “conservando nella mente e nel cuore il privilegio di averlo incontrato”.
Il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria SAPPE piange la scomparsa di Papa Francesco, ricordandolo come un pontefice profondamente sensibile ai drammi delle carceri italiane e vicino a chi vi lavora. A esprimere il cordoglio è il segretario generale Donato Capece, che sottolinea come Jorge Mario Bergoglio, fin dai primi giorni del pontificato, abbia preferito la concretezza ai proclami. Tra i primi gesti significativi, la scelta, nel 2013, di celebrare la Messa in Coena Domini nel carcere minorile di Casal del Marmo, dove tornò esattamente undici anni dopo. Le sue visite negli istituti penitenziari sono state una costante: da Rebibbia a Paliano, da Regina Coeli a Velletri, fino al Nuovo Complesso di Civitavecchia nel 2022, passando per l’istituto femminile della Giudecca e la casa circondariale “Germana Stefanini” di Roma. Solo pochi mesi fa, il 26 dicembre, Francesco ha voluto aprire la Porta Santa nel penitenziario romano, spiegando: “Ho voluto che ognuno di noi, dentro e fuori, potesse spalancare le porte del cuore e capire che la speranza non delude”. L’ultima visita, pochi giorni prima della morte, è stata un breve ma intenso ritorno a Regina Coeli. Capece ricorda anche un momento simbolico particolarmente caro: l’udienza del 2019 con i soci dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, quando il Papa indossò la bustina dell’Associazione, ringraziando il Corpo per il lavoro nascosto e difficile ma “essenziale, perché tessitore di giustizia e speranza. Papa Francesco – conclude Capece – ha dimostrato con i fatti una profonda attenzione per il mondo carcerario e per la Polizia Penitenziaria, incarnando con tenacia i valori della giustizia, della dignità e del rispetto”.
Socialismo XXI esprime profondo cordoglio. “Lo ricorderemo per le sue riforme coraggiose e per aver dato voce agli ultimi più di molti altri”, afferma Luigi Ferro, presidente nazionale del movimento. Gesuita, uomo prima che pontefice, Bergoglio ha affrontato con determinazione temi ancora oggi tabù per la Chiesa: l’eucarestia ai divorziati, il sacerdozio femminile, l’approccio inclusivo alla comunità LGBTQ, la revisione del celibato obbligatorio. Papa Francesco è stato un pontefice immerso nella contemporaneità, capace di parlare del femminicidio, della crisi demografica, delle dipendenze digitali e dell’uso dell’intelligenza artificiale, senza mai sottrarsi alla denuncia della piaga della pedofilia. Forte il suo impegno ambientalista, sempre critico verso un’economia piegata al profitto e verso la miopia politica sui grandi temi sociali. Muore nell’anno giubilare, il giorno dopo la benedizione Urbi et Orbi. Ci lascia un uomo dal tratto semplice, lontano dagli sfarzi, ma determinato nel richiamare il mondo a un’etica della pace, del dialogo interreligioso, della giustizia sociale. Il suo è un messaggio universale, di speranza, modernità e difesa dei più fragili. Un’eredità profonda, che continuerà a parlare al cuore dell’umanità.
Antonio Spera, segretario nazionale della Ugl Metalmeccanici, ha espresso la commozione del sindacato per la perdita di un Pontefice che “ha insegnato a tutti noi sindacalisti che la vera grandezza sta nel servire con umiltà”. Spera ha sottolineato l’importanza del lascito umano e sociale di Francesco: “Per noi rappresentanti dei lavoratori resta un’eredità fatta di valori profondi. Lo ricordiamo con le sue parole sul lavoro: ‘non è solo vocazione individuale, ma relazione, unione, dignità’”.
Dal fronte della cooperazione internazionale arriva il tributo di Ivana Borsotto, presidente di Focsiv, che ha voluto ricordare il Papa “venuto dalla fine del mondo”, capace di “dare voce agli ultimi e alle periferie”, rendendo visibile l’ingiustizia e accompagnando moralmente chi si impegna ogni giorno in contesti vulnerabili. “Ci lascia un vuoto immenso – ha detto Borsotto – ma anche una gratitudine profonda. La sua eredità ci sprona a continuare sulla via del dialogo, della pace e della cura del Creato”.
Anche la Società Italiana dei Farmacisti Ospedalieri (SIFO) ha voluto ricordare il Santo Padre con commozione. Il presidente Arturo Cavaliere ha richiamato in particolare l’udienza privata concessa da Francesco alla società scientifica, durante la quale il Papa aveva invitato i farmacisti a seguire tre vie: servizio nascosto, professionalità e responsabilità etica. “Ci lasciò un messaggio indelebile: ‘il vero potere è il servizio’. Una consegna che oggi più che mai sentiamo nostra”.
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