“Speravamo di esserci messi finalmente alle spalle le polemiche inutili, soprattutto quelle che ci costringono a parlare dei ritardi e dei numerosi errori compiuti sulle stime dei progetti presentati durante la precedente gestione organizzativa dei Giochi del Mediterraneo. E invece ci ritroviamo davanti alla incredibile pervicacia del PD, che attraverso la propria esponente Rizzato, sembra volersi arrampicare sugli specchi, anzi sui cristalli dello stadio del nuoto di Taranto. A tutti noi sarebbe piaciuto un impianto stratosferico, luccicante e sfavillante”. Lo scrive in una nota Gianluca Mongelli, coordinatore cittadino FDI Taranto.
“Il problema è che i 15 milioni ipotizzati dal precedente comitato e dalla Regione Puglia non erano sufficienti, occorrendo una cifra totale di ben 43 milioni, ossia ben 30 milioni in più (!) di quanto frettolosamente indicato al momento della presentazione del progetto”, continua.
“Ma, al di là della necessaria rivisitazione, va chiarito che con gli adeguamenti progettuali l’opera non è assolutamente stata snaturata nella sua sostanza se non nella facciata, che gli stessi progettisti,MDU Architetti, hanno ritenuto di adeguare per tentare di evitare elevati costi energetici nella futura gestione che peserà sulle tasche dei tarantini”, aggiunge Mongelli.
“Il commissario Massimo Ferrarese ha dovuto, in tempi record, fare fronte a quell’errore, non solo individuando soluzioni tecniche per tentare di ridurre i costi, ma dovendo chiedere e attendere lo sblocco di ulteriori 125 milioni che il governo ha aggiunto per realizzare tanto la piscina quanto le altre opere importanti, clamorosamente sottostimate e inserite nel masterplan che il vecchio comitato con la Regione Puglia consegnò al Commissario straordinario”, sottolinea il coordinatore cittadino FDI.
“Nonostante tale rilevante problematica (una delle tante che hanno minato il percorso ereditato dalla precedente gestione), il progetto è stato salvato ed è comunque al passo con i tempi, Taranto avrà finalmente il suo stadio del nuoto, moderno ed efficiente, così come voluto dagli stessi progettisti”, conclude Gianluca Mongelli.
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