LECCE – Nella mattinata di mercoledì 29 gennaio, un vasto blitz antimafia ha coinvolto Lecce e 22 comuni limitrofi, portando all’arresto di 87 persone. L’operazione, denominata “SUD EST”, è stata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto di unità specializzate e rinforzi della Legione Puglia.
Il provvedimento cautelare, emesso dal GIP su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha colpito esponenti di un’organizzazione mafiosa radicata nel Salento e dedita a traffico di droga, estorsioni e detenzione illegale di armi. Tra gli arrestati, 56 sono stati trasferiti in carcere, mentre 31 sono ai domiciliari.
Le indagini, avviate nel 2020, hanno ricostruito l’attività di un sodalizio guidato da un detenuto già condannato per mafia, in collegamento con due gruppi criminali operanti nel narcotraffico. L’inchiesta ha rivelato un sistema di alleanze tra clan per il controllo delle piazze di spaccio e delle attività illecite nel territorio.
Oltre agli arresti, sono stati sequestrati beni per 1,7 milioni di euro, tra cui una nota pizzeria nel centro di Lecce. Contestualmente, sono stati notificati provvedimenti a venti detenuti già in carcere. Tra i reati contestati figurano associazione mafiosa, 319 episodi di traffico di stupefacenti, 7 estorsioni e un tentato omicidio risalente al 2014.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno effettuato 25 arresti in flagranza e sequestrato quasi 40 kg di droga, oltre a pistole e fucili. Le misure cautelari rappresentano un duro colpo alla criminalità organizzata salentina, anche se l’inchiesta è ancora in fase preliminare. Gli indagati potranno difendersi nel corso degli interrogatori di garanzia, in attesa del processo.
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