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Massafra dice no all’inceneritore: parte la raccolta firme

Zaccaro (Orgoglio per Massafra): “La città non è sacrificabile, difendiamo salute e dignità”

MASSAFRA (TA)– La coalizione civica “Orgoglio per Massafra”, con in prima linea la candidata sindaca Giancarla Zaccaro, scende in campo contro la realizzazione di un nuovo inceneritore di fanghi sul territorio comunale.

Con una nota durissima, la coalizione ha annunciato l’avvio di una campagna di raccolta firme per chiedere l’immediato stop al progetto, considerato dannoso per una comunità già duramente segnata da decenni di pressioni ambientali.

A far esplodere il caso è il recente parere favorevole del Comitato Tecnico della Provincia di Taranto, che ha definito “trascurabili” gli impatti del nuovo impianto. Una valutazione giudicata “grave e inaccettabile” dalla Zaccaro, che ricorda come Massafra sia riconosciuta dal 1990 come area a elevato rischio di crisi ambientale, in base a una delibera del Consiglio dei Ministri.

“Basta decisioni calate dall’alto”

“Non possiamo accettare che la nostra comunità venga trattata come sacrificabile, che le nostre famiglie siano considerate sacrificabili”, ha dichiarato Giancarla Zaccaro. “Difendere la salute, l’ambiente e la dignità di Massafra è oggi una responsabilità collettiva”.

A preoccupare è anche l’ipotesi di un allineamento della Regione Puglia alla posizione della Provincia, nonostante il parere contrario di ARPA Puglia e del Comune di Massafra. “È una forzatura istituzionale e democratica – prosegue Zaccaro – che impone una risposta immediata e forte, anche al di là delle logiche elettorali”.

Raccolta firme e pressing istituzionale

La petizione “Stop Inceneritore” partirà già dalla prossima settimana con postazioni itineranti nei quartieri cittadini. Parallelamente, sarà trasmessa una nota al Presidente del Consiglio, al Presidente della Regione Puglia e agli enti europei competenti.

Zaccaro annuncia anche la richiesta di un incontro con il Commissario Prefettizio per valutare la possibilità di un ricorso al TAR, riprendendo una strategia legale che in passato ha già portato a risultati concreti.

“È tempo di azione e responsabilità”

“Massafra ha bisogno di scelte nette e coraggiose – conclude la candidata – non di slogan vuoti. Questo impianto non si deve fare. E noi lo fermeremo, insieme ai cittadini che amano e vivono questa terra”.

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