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Incendio Lido Silvana (foto Massimo Todaro)

Incendio Lido Silvana: torna ai domiciliari il presunto piromane

Il rogo dello scorso 30 luglio è un ricordo ancora nitido nella mente dei pulsanesi. Il fuoco che si propaga ardendo tutto ciò che trova sulla sua strada, il subbuglio dei residenti, i tanti volontari accorsi per domare le fiamme. In quel caldo pomeriggio estivo, in molti sapevano che Lido Silvana non sarebbe stata più la stessa, o quasi. Sicuramente, la vita di Pasquale Tomai Pitinca ha un prima e dopo quell’evento. Il 67enne pulsanese, infatti, è accusato dagli investigatori di aver appiccato il fuoco utilizzando volantini pubblicitari in un terreno, di proprietà del Comune, situato di fronte alla sua abitazione.

Il decesso

Inizialmente posto agli arresti domiciliari, Tomai Pitinca è stato trasferito in carcere dopo il decesso di un’anziana donna originaria di Andria ma residente a Taranto. L’82enne, intrappolata nelle fiamme, aveva riportato ustioni sull’80% del corpo e solo l’intervento dei Vigili del Fuoco aveva anticipato il tragico epilogo. Pochi giorni dopo, però, la donna è morta nel reparto di rianimazione del Santissima Annunziata di Taranto, dove i medici avevano tentato invano di stabilizzarla prima del trasferimento al Centro Grandi Ustionati di Brindisi.

L’accusa mossa nei confronti di Tomai Pitinca, in carcere dal 2 agosto scorso, è di incendio doloso e morte come conseguenza di altro reato. Secondo l’ordinanza del GIP Rita Romano, infatti, il presunto piromane avrebbe agito in totale dispregio dell’incolumità personale e pubblica, oltre che del paesaggio e dell’ambiente. Una posizione condivisa dal Tribunale del Riesame, il quale, lo scorso 22 agosto, ha confermato la misura cautelare del carcere per il cittadino pulsanese.

La decisione del Tribunale

Tuttavia, nelle ultime ore, il Tribunale ha disposto gli arresti domiciliari per Tomai Pitinca, il quale ora può tornare a casa dopo poco più di due mesi in cella. Il 67enne, come deciso dall’organo collegiale, sarà dotato di braccialetto elettronico, accogliendo l’appello del difensore dell’indagato, l’avvocato Franz Pesare.

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