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foto Massimo Todaro/AntennaSud

Immigrazione clandestina, smantellata rete di favoreggiamento: 7 arresti

Un sistema ben organizzato per aiutare i migranti irregolari in transito a Milano, presso l’hub di Lampugnano, era noto persino in Tunisia. Lo ha rivelato un minorenne coinvolto nella rete criminale smantellata oggi, martedì 21 gennaio, con sette arresti e numerose perquisizioni tra Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Abruzzo, condotte dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale sotto la direzione della Procura di Milano.

L’inchiesta, che coinvolge circa 60 indagati, ha portato alla luce un traffico gestito nei pressi della stazione degli autobus di Lampugnano, punto nevralgico delle rotte migratorie verso Francia, Paesi Bassi e altri Stati del Nord Europa. Gli indagati, tra cui due autisti di autobus finiti in carcere, sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e minacce.

Secondo le indagini, l’organizzazione, attiva dal settembre 2022, approfittava della vulnerabilità dei migranti per lucrare sui loro spostamenti. Gli irregolari venivano avvicinati presso l’hub e aiutati ad acquistare biglietti di autobus, spesso al costo di 150-250 euro, ma talvolta fino a 400 euro. I biglietti venivano acquistati online dai favoreggiatori, che utilizzavano le proprie generalità. Gli autisti degli autobus, in cambio di denaro o sotto minaccia, chiudevano un occhio sui controlli.

Il giro d’affari, descritto come “impressionante” dagli inquirenti, non è stato ancora quantificato. Tuttavia, i 20mila euro trovati in contanti in casa di uno degli arrestati sono stati definiti una somma irrisoria rispetto al volume del traffico.

La rete operava con tale disinvoltura che il “servizio” era conosciuto persino sulle coste tunisine. Un ragazzo, fermato il 15 marzo 2023 su un autobus diretto a Parigi, ha riferito di essere stato informato del centro di smistamento di Lampugnano già prima di attraversare il Mediterraneo.

L’indagine è partita anche grazie alle segnalazioni di Flixbus, che ha denunciato alle autorità irregolarità riscontrate nell’hub. La società, in una nota, ha ribadito il suo impegno per garantire la sicurezza di clienti e dipendenti, investendo in personale dedicato.

La rete criminale smantellata agiva alla luce del sole, sfruttando un’organizzazione semplice e priva di particolari accorgimenti per evitare di essere scoperta. Una situazione che ha trovato finalmente una risposta con l’operazione di oggi.

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