Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, ha dichiarato che ci sono “due battaglie che vanno d’accordo: implementare gli organici degli ospedali pubblici, cosa che stiamo già facendo, e aumentare la presenza dello Stato nei reparti, oltre ad inasprire le pene.” Le sue parole sono giunte durante un incontro con il prefetto Maurizio Valiante e le forze dell’ordine a Foggia, in seguito alla violenta aggressione al personale sanitario del policlinico Riuniti da parte dei familiari di una giovane di Cerignola deceduta durante un intervento chirurgico.
Gemmato ha ricordato che il governo Meloni ha reintrodotto la procedibilità d’ufficio per le aggressioni al personale sanitario, cancellata in precedenza dalla riforma Cartabia, e ha aumentato le pene fino a cinque anni, con punizioni più severe in caso di aggressioni gravi o gravissime, fino a 16 anni di reclusione. “Questo per garantire che chi aggredisce i sanitari vada in galera,” ha spiegato.
Ha inoltre ringraziato le forze dell’ordine per il loro lavoro negli ospedali e sottolineato l’importanza di una riflessione culturale: “Oggi si pensa di poter far valere i propri diritti aggredendo il personale sanitario. Questo non è tollerabile. Il nostro affetto va alla famiglia della ragazza deceduta, siamo costernati da quanto accaduto,” ha concluso.
Infine, ha espresso il suo sostegno ai medici che scendono in piazza per difendere i propri diritti, confermando che il governo sarà al loro fianco.
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