Mirko Cudini

Foggia, piccoli segnali di crescita con Cudini in panchina: ora, però, serve la vittoria

Qualche piccolo segnale di crescita finalmente si vede, ma non è ancora sufficiente per considerare alle spalle il momento di crisi nerissima attraversato nel primo mese del 2024. Il Foggia respira dopo il pareggio interno conquistato venerdì sera contro il Catania: vero, l’appuntamento con la prima vittoria del nuovo anno è stato nuovamente rinviato a data da destinarsi, ma al cospetto degli etnei qualche giorno fa si è visto un gruppo con un atteggiamento differente rispetto al recente passato, una squadra che ha dato seguito alle positive indicazioni lasciate in consegna dal secondo tempo del precedente derby di Francavilla Fontana. Interrotta l’emorragia di quattro k.o. consecutivi, il tutto contro un avversario di tutto rispetto per la categoria, passato in vantaggio alla prima offensiva e recuperato con grinta e con carattere. Positive le sensazioni relative ai nuovi arrivati nel mercato di riparazione: ottima la prova di Millico, autore dell’assist decisivo per la rete dell’1-1 su calcio di punizione, bene anche Emanuele Santaniello, colui che quella rete l’ha realizzata con un bel colpo di testa. Cudini, complice anche l’arrivo di due mezzale di qualità e di fisicità come Tenkorang e Tascone, sembra adesso avere gli interpreti adatti per praticare il 4-3-3, da sempre suo marchio di fabbrica e suo credo tattico prediletto.

Un peccato non aver approfittato della superiorità numerica durata praticamente tutto il secondo tempo, ma le occasioni non sono mancate. Da migliorare, senza dubbio, c’è la cattiveria sotto porta insieme alla lucidità nell’ultimo passaggio. Di tempo non ce n’è troppo, anche perché la classifica parla di un sest’ultimo posto solitario con appena tre lunghezze di vantaggio sulla zona playout. Alle porte c’è un incrocio potenzialmente chiave per il prosieguo della stagione, la trasferta di Torre del Greco contro una Turris quart’ultima e in grossa difficoltà, la partita ideale per tornare al bottino pieno.

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