“Il 19 novembre del 2019 lo aveva già fatto. Anche in quell’occasione il presidente Michele Emiliano si disse pronto ad anticipare i crediti vantati dalle imprese dell’indotto ex Ilva, con un prestito anticipato con i soldi della Regione Puglia, che poi il Governo avrebbe dovuto restituire. Oggi ci riprova sapendo bene che si tratta più di un’operazione di marketing politico-elettorale, un stare sulla scena e sotto i riflettori, soprattutto per attaccare il governo Meloni, e spostare l’attenzione dai problemi della Puglia che lui, invece, è chiamato a risolvere, a cominciare con i disastri di una sanità ancora in piano di rientro e un piano di rifiuti che ha prodotto solo un unico risultato: aumentare la Tari e mettere in ginocchio i Comuni”.
E’ la dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, capogruppo Francesco Ventola con i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro.
“Ma se solo una parola della lunga lettera inviata al presidente Giorgia Meloni fosse davvero stata pensata e studiata per dare una mano e non per pura propaganda, anche dal sapore amarissimo, perché prende in giro le imprese e i lavoratori dell’indotto, Emiliano avrebbe stilato un piano di intervento vero e sarebbe venuto in Consiglio regionale prima a illustrarlo e poi a chiedere a tutto l’arco istituzionale presente nell’assise di sostenere la richiesta dell’apposita deroga alla disciplina degli aiuti di Stato, e dell’autorizzazione con legge dello Stato all’utilizzo dell’avanzo vincolato della Regione Puglia”, concludono.
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