BARI – La droga arrivava dalla Spagna, da Siviglia, per poi triangolare su Milano e arrivare nel Barese da dove veniva distribuita su tutto il territorio con una struttura gerarchicamente articolata, composta da organizzatori, promotori, dirigenti e partecipanti che, grazie al controllo delle zone, riusciva a gestire il mercato degli stupefacenti anche con la disponibilità di armi e munizioni. Scacco alla propaggine altamurana del clan Annoscia, di Noicattaro, molto vicino al clan Parisi di Bari. Ventisette le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, estorsioni. A dare impulso alle investigazioni, supportate da servizi di osservazione controllo e pedinamento e perquisizioni, sono stati due importanti sequestri di stupefacente effettuati dai carabinieri nel corso delle indagini – uno dei quali a Molfetta – che hanno consentito di recuperare circa 90 kg di droga tra cocaina, marijuana e hashish. Oltre a questo, il tentato omicidio di un esponente del clan rivale avvenuto ad Altamura in pieno giorno nel marzo 2022, e un episodio di estorsione aggravata dal metodo mafioso, hanno sostenuto ulteriormente le indagini. Da quanto ricostruito, in questo modo il clan aveva imposto la sua ingombrante presenza ad Altamura e in tutto il territorio murgiano.
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