“L’instancabile fiuto per gli affari orienta le attività criminali delle mafie pugliesi anche in direzione di altre forme di guadagno, quali il contrabbando di sigarette e la gestione del gioco e delle scommesse on-line, non tralasciando gli appetibili settori della gestione dei rifiuti e del turismo”.
E’ quanto si legge nella relazione del ministero dell’Interno al Parlamento riguardo l’attività della direzione investigativa antimafia (Dia) nei primi sei mesi del 2022, con riferimento alla criminalità organizzata nella regione.
Per quanto riguarda il contrabbando di sigarette, secondo il documento, “pur non rappresentando il business principale della malavita organizzata, sembrerebbe suscitare ancora un particolare interesse in quanto rimane una delle voci di bilancio criminale molto remunerativa”.
La relazione pone l’accento anche sui “fenomeni relativi allo sfruttamento di extracomunitari sia con riferimento al caporalato, che vede spesso i cittadini stranieri vittime di imprenditori senza scrupoli, sia riguardo ad altri reati connessi con l’immigrazione clandestina tra i quali falso, truffa e sfruttamento della prostituzione che interessano in modo trasversale anche altre etnie”.
Per quanto riguarda la presenza di organizzazioni straniere nel territorio pugliese, “oltre ai gruppi albanesi attivi nel narcotraffico, è significativo l’operato della criminalità organizzata composta da cittadini dell’Est (in primis albanesi e rumeni) per le attività di supporto o direttamente coinvolti in attività predatorie”.
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