“In queste ore, con un provvedimento di riorganizzazione unilaterale delle attività, si è proceduto alla chiusura delle agende per la radiologia toracica esterna, è stata soppressa la radiologia per il Punto di Primo intervento e ridotta al lumicino per i reparti di degenza nonché soppresso il turno pomeridiano per i tecnici di radiologia, ponendo una pietra tombale sul futuro del San Marco destinato alla inevitabile chiusura”. Lo denuncia in una nota Emiliano Messina, segretario generale della FIALS Taranto.
“Siamo fortemente contrariati per la decisione assunta dalla Direzione della Radiodiagnostica della ASL Taranto soprattutto perché avvenuta con un atto unilaterale senza il preventivo e obbligatorio confronto con le Organizzazioni sindacali“, continua Emiliano Messina.
“Ci auguriamo che questa decisione scellerata non sia condivisa dal Management ASL a cui abbiamo fatto recapitare in queste ore una nota di diffida al fine di sospendere ogni iniziativa che non solo svilisce il territorio grottagliese, ma riduce drasticamente i servizi offerti al cittadino”, prosegue Emiliano Messina della FIALS.
“Aver chiuso le agende delle prenotazioni ai cittadini, soppresso la radiologia per il Punto di primo intervento e soppresso il turno pomeridiano per i tecnici di radiologia è un chiaro segnale che si sta andando verso una inevitabile chiusura del Presidio Ospedaliero che con le sue attività è certamente in grado di decongestionare il SS Annunziata, un Ospedale con personale ormai allo stremo delle forze”, evidenzia senza giri di parole Emiliano Messina.
“Al Direttore Generale della ASL Taranto, che ha sempre manifestato contrarietà rispetto a processi di ridimensionamento, chiediamo una dura presa di posizione nei confronti dei Dirigenti dei Servizi di Radiologia di cui ne ha responsabilità diretta, altrimenti saremo costretti a pensare che queste scelte illogiche e scellerate siano da lui condivise”.
“Come FIALS Taranto chiediamo l’immediata scesa in campo del Sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò e del Presidente Michele Emiliano al fine di bloccare ogni iniziativa che in direzione contraria ai progetti del territorio che vedevano la chiusura di alcuni servizi e la riorganizzazione delle attività solo a seguito dell’apertura del nuovo Ospedale San Cataldo”, conclude Messina.
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