Roma – È paradosssale come quella stessa parte politica che ha tradito Bettino Craxi infangandolo, rinnegandolo e abbandonato al proprio destino, a 25 anni dalla sua scomparsa sembrano quasi volersi ‘”accaparrare” la figura del leader socialista tra le proprie file. Lo dice in una nota, il vice segretario nazionale del Nuovo Psi, Michele Simone.
Dalla sinistra, continua si ascoltano le voci di tanti ridicoli opportunisti che hanno mancato un appuntamento fondamentale con la storia: una battaglia a favore di Craxi che trent’anni fa le avrebbe conferito una credibilità e una dignità che oggi non può più ritrovare. Certamente, non con una sorta di “ravvedimento operoso” dal cimitero di Hammamet o dai salotti dei talk show”.
“Una credibilità, che sarebbe stata necessaria all’intero Paese e una dignità che allora, più di oggi, prosegue, Michele Simone era indispensabile per la classe politica ritrovare, anche e soprattutto in relazione al rapporto con la magistratura rispetto alla quale, invece, la sinistra ha scelto di abdicare al proprio ruolo, con tutte le perversioni che ne sono seguite e alle quali il centrodestra sta ponendo rimedio. Soprattutto grazie a
quell’impulso di moderati e liberali, di quell’anima riformista,
da sempre rappresentata dai socialisti. Perché Bettino Craxi era
soprattutto questo, un autentico, sincero e convinto riformista, conclude il vice segretario del Nuovo Psi, al quale oggi anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ringraziamo per la sua presenza, ha ritenuto di rendere
omaggio”
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