Giacomo Faticanti e Pantaleo Corvino

Corvino: “Il nuovo ciclo è iniziato dalla cessione di Hjulmand”

Lecce – Si è svolta questa mattina presso la sala Stampa Sergio Vantaggiato dello stadio Via del Mare la conferenza stampa di presentazione del neo acquisto Giacomo Faticanti arrivato dalla Roma. L’occasione è stata anche utile per fare il punto sul mercato da parte del direttore tecnico Pantaleo Corvino.

Il direttore Corvino, presentando il centrocampista ex Roma, sottolinea quanto il giocatore giallorosso sia uno dei profili più importanti in prospettiva dell’intero panorama calcistico italiano. “Essere riusciti a portare a Lecce, a titolo definitivo, un giovane italiano così importante di prospettiva

Faticanti: “Lascio a Roma un pezzo di vita e sono stato molto contento di aver potuto vivere la squadra del mio cuore ma quest’anno ho capito che non ci sarebbe stato spazio per me e di conseguenza ho deciso di accettare una sfida così stimolante come Lecce.”. “Spero di ripercorrere le orme di Ledesma e Hjulmand; in questo momento cerco di rubare dai compagni di squadra più pronti di me come Ramadani”. “Aver visto un interessamento così forte da parte del Lecce nei miei confronti, anche dal punto di vista economico, mi ha inorgoglito e spinto ad accettare con ferma convinzione”. “Quello che amo della squadra di mister D’Aversa è la propensione verso un calcio propositivo, non scontato in una squadra che si deve salvare”. “Se il 16 fosse stato libero l’avrei scelto in onore di Daniele De Rossi; ho ripiegato sul 23 perchè nella tombola romana porta fortuna!”.

Direttore tecnico Pantaleo Corvino: “Si è chiuso il primo ciclo che ha visto il Lecce tornare in Serie A e la Primavera addirittura vincere lo Scudetto Primavera”. “Abbiamo sempre lavorato attraverso i mercati alternativi, l’unica strada che poteva farci coniugare risultati sportivi e risultati finanziati. Bisogna sempre ricordare, infatti, che l’obiettivo primario era quello di risanare il club dal punto di vista finanziario.”. “Il secondo ciclo è iniziato dalla cessione di Hjulmand realizzando la cessione più alta nella storia. Cifra che è stata reinvestita in maniera totale nell’acquisizione di nuovi calciatori; essendo infatti una società sana, tale cifra non è stata impiegata, nemmeno in parte, per risanare debiti pregressi ma solo ed esclusivamente per l’acquisizione di nuovi calciatori. Oltre a questo siamo riusciti a mantenere il monte ingaggi che, probabilmente, non solo è il più basso d’Italia ma d’Europa. Mantenere il monte ingaggi di 15milioni lordi è davvero un miracolo considerando l’obiettivo parallelo del risultato sportivo”. “Siamo riusciti ad abbassare ulteriormente l’età media della squadra, ponendoci non solo la squadra più giovane della Serie A ma, probabilmente, la terza più giovane d’Europa considerando i maggiori campionati”.

 

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