BARI – A distanza di una settimana dalla perquisizione domiciliare e sul posto di lavoro di Vincenzo Coviello, l’ex bancario di Intesa Sanpaolo con il vizietto di spiare i conti correnti di personaggi politici (tra cui la premier Meloni e alcuni ministri) e celebrities, sono iniziate le consulenze della Procura di Bari sui dispositivi informatici sequestrati al 52enne di Bitonto.
Le consulenze sono state affidate dal procuratore Roberto Rossi e dall’aggiunto Giuseppe Marazia ai consulenti informatici Raffaele Colaianni e Davide Carnevale. I due professionisti avranno il compito di studiare gli accessi abusivi al sistema informatico della banca e accertare se Coviello abbia scaricato i dati riservati che consultava e se li abbia conservati e/o ceduti a terzi. Le indagini, quindi, dovranno anche accertare se Coviello avesse dei complici ai quali abbia ceduto, in cambio di utilità, le informazioni riservate. Alle indagini Intesa Sanpaolo pare stia offrendo ampia collaborazione. Secondo l’accusa, dal 21 febbraio 2022 al 24 aprile 2024 il 52enne ed ex dipendente della filiale Agribusiness di Bisceglie, avrebbe effettuato 6.637 accessi abusivi ai dati dei conti correnti di 3.572 clienti sparsi in 679 filiali in tutta Italia. Coviello è indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Intesa Sanpaolo è indaga per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
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