POTENZA – E’ stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione l’ex Procuratore capo di Trani (Bat) e Taranto, Carlo Maria Capristo. E’ questa la sentenza emessa dal giudice monocratico della Sessione penale di Potenza, Rosario Baglioni. Capristo è accusato di tentata induzione indebita e falso ideologico. Inizialmente la requisitoria del pubblico ministero, Anna Gloria Piccininni, e del procuratore capo, Francesco Curcio, lo scorso 18 ottobre, avevano chiesto al Tribunale la condanna di Capristo a sei anni di reclusione. I tre fratelli imprenditori di Bitonto (Bari) coinvolti nell’indagine, Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo, sono stati invece condannati a due anni di reclusione ciascuno.
“Questa sentenza sarà riformata – ha commentato il legale di Capristo, l’avvocato Angela Pignatari – perché siamo convinti che sarà data una lettura diversa degli atti oggetto del processo. Capristo è persona onesta e per bene e che non ha commesso i fatti per come sono stati inquadrati dal tribunale. Faremo appello”, ha concluso Pignatari.
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