Con la siccità torna l’emergenza cinghiali in Puglia

La prolungata siccità che ha colpito la Puglia, facendo seccare raccolti e prosciugando canali e torrenti, ha costretto i branchi di cinghiali a spostarsi in cerca di cibo e acqua. Questi animali, capaci di percorrere fino a 40 chilometri al giorno, stanno creando una vera emergenza.

Coldiretti Puglia lancia l’ennesimo allarme dopo l’avvistamento di un branco in un’azienda agricola a Santeramo, chiedendo l’adozione immediata di un piano regionale straordinario di contenimento e misure normative efficaci per contrastare quella che definisce una vera invasione.

La situazione è grave, non solo per i danni alle colture ma anche per la sicurezza delle persone. I cinghiali ormai si avventurano fino nei centri urbani, mettendo a rischio automobilisti, pedoni e persino bambini e anziani. “Le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno sono diventate l’eldorado dei cinghiali,” denuncia Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia. Gli animali devastano i raccolti, causando frequenti incidenti stradali e danneggiando gravemente l’economia agricola locale.

I cinghiali non si limitano a distruggere le colture: invadono stalle, aggrediscono altri animali, causano incidenti mortali e razzolano tra i rifiuti, aumentando i rischi sanitari. La situazione è ormai insostenibile, con danni economici incalcolabili e la compromissione dell’equilibrio ambientale di vaste aree naturali. Molti agricoltori non denunciano più i danni, scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle difficoltà imposte dalle assicurazioni.

In risposta a questa crisi, l’Autorità per la sicurezza alimentare europea (EFSA) ha sollecitato misure straordinarie per ridurre il numero di cinghiali e prevenire la diffusione della peste suina africana (PSA), una malattia che colpisce gli animali ma non l’uomo. Coldiretti Puglia conclude che la presenza eccessiva di cinghiali è ormai una vera emergenza nazionale, minacciando la sicurezza delle persone, l’economia e l’occupazione, soprattutto nelle aree più svantaggiate.

About Author