Riqualificazione energetica di edifici e illuminazione pubblica e diffusione della mobilità elettrica: attraverso l’insieme di questi interventi, nella sola provincia di Taranto, ogni anno si potrebbero evitare emissioni pari a 95mila tonnellate di CO2[1], risparmiare energia per circa 115 gigawattora e ridurre la spesa energetica di 15 milioni di euro.
A livello regionale, se si concretizzassero questi interventi, includendo anche soluzioni di riqualificazione energetica dei porti, si potrebbe conseguire ogni anno un risparmio di energia pari a 879 gigawattora, una riduzione della spesa per circa 124 milioni di euro e sarebbero circa 809mila le tonnellate di CO2 emesse in meno[2].
I dati sono stati presentati alla Camera di Commercio di Taranto durante la terza tappa del roadshow di Edison Next, società del Gruppo Edison che accompagna clienti e territori nel loro percorso di transizione energetica, organizzato per affiancare le Pubbliche Amministrazioni pugliesi e supportarle nella decarbonizzazione di edifici pubblici, porti, illuminazione pubblica e nella diffusione della mobilità sostenibile. Il roadshow, come previsto dal Protocollo d’Intesa siglato da Edison Next e Anci Puglia, dopo gli appuntamenti di Bari e Lecce proseguirà con ulteriori tappe nelle altre province con l’obiettivo di raggiungere tutti i 256 Comuni pugliesi.
Durante l’evento “Le opportunità di decarbonizzazione della Puglia” sono stati presentati agli stakeholder locali i dati emersi nello studio realizzato da Edison Next in collaborazione con ilPolitecnico di Milano, con l’obiettivo di evidenziare il ruolo delle soluzioni energetiche integrate e i relativi impatti positivi in termini ambientali ed economici per la decarbonizzazione di città, infrastrutture ed edifici sul territorio pugliese, con un approfondimento sulla provincia di Taranto.
L’evento è stato organizzato in partnership con Anci Puglia, Confindustria Puglia e il Politecnico di Milano e ha visto la partecipazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco e presidente della provincia di Taranto Rinaldo Melucci, del presidente ANCI PugliaFiorenza Pascazio, del presidente di Confindustria Taranto Salvatore Toma, del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Sergio Prete e dell’amministratore delegato di Edison Next Giovanni Brianza.
Le opportunità di decarbonizzazione del territorio pugliese, con un focus sulla Provincia di Taranto, sono state invece illustrate da Davide Chiaroni del Politecnico di Milano. Ha curato i tavoli tecnici di confronto con le amministrazioni locali Laura Lapenna, responsabile Area Formazione FORUM PA.
“Prosegue il nostro percorso in Puglia – ha dichiarato Giovanni Brianza, CEO di Edison Next – con l’obiettivo di supportare le pubbliche amministrazioni nel processo di transizione energetica dei propri territori. Fare sistema tra pubblico e privato è un elemento chiave per riuscire a mettere a terra progettualità che abbiano un impatto non solo ambientale ed economico, ma anche sociale. I risultati dello studio condotto con il Politecnico di Milano dimostrano che anche nel territorio di Taranto, come nel resto della regione, c’è un potenziale importante di decarbonizzazione e di riduzione dei consumi energetici, andando ad agire in tre direzioni: illuminazione pubblica, riqualificazione energetica degli immobili pubblici e mobilità sostenibile. Grazie all’approccio positivo degli stakeholder del territorio stiamo portando avanti iniziative di successo, conseguendo risultati importanti e concreti. La cosa ci fa oltremodo piacere in quanto la Puglia è per noi una regione strategica dove stiamo sviluppando importanti progetti, anche di portata nazionale, nel solco della transizione energetica.”
“I temi della decarbonizzazione legati all’efficientamento energetico, soprattutto del patrimonio immobiliare pubblico, sono quanto mai di estrema rilevanza in un momento storico in cui i cambiamenti climatici impattano già sui nostri territori e sulle nostre comunità. Diventa quindi imprescindibile oltre che urgente, abbassare in maniera tangibile i livelli di CO2. Dallo studio effettuato da Politecnico di Milano emergono dati e numeri che dimostrano con efficacia l’impatto determinante che l’efficientamento energetico a tappeto sul territorio regionale può comportare, ed è quella la direzione che tutti dobbiamo perseguire, incrociando e raccordando sinergicamente i diversi livelli istituzionali e collaborando in maniera virtuosa ed efficiente anche con il privato.”– ha dichiarato Fiorenza Pascazio Presidente ANCI Puglia.
il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Sergio Prete – ha dichiarato che “il tema della decarbonizzazione assume carattere di sempre crescente interesse e attenzione da parte degli operatori degli scali marittimi poiché le infrastrutture portuali e retroportuali sono chiamate oggi ad assumere un ruolo chiave in materia di economia circolare e ricorso a fonti rinnovabili. In tale contesto, il Porto di Taranto è impegnato a rendere la sostenibilità energetica il fulcro della propria pianificazione strategica, a vantaggio dell’ecosistema del futuro, quale driver di sviluppo economico, ambientale e sociale”.
Come gestire al meglio la transizione energetica, la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente nei diversi ambiti della pubblica amministrazione in un percorso integrato? Lo studio di Edison Next si configura come uno strumento a 360° per supportare le amministrazioni locali nel percorso di decarbonizzazione dei propri territori, evidenziando i vantaggi – ambientali, sociali ed economici – che porterebbe la realizzazione di interventi integrati volti alla riqualificazione energetica di edifici pubblici, porti, illuminazione pubblica e alla diffusione della mobilità elettrica.
Partendo da un’analisi della situazione attuale di edifici, città e porti in termini di emissioni, consumi e costi energetici e da un focus sul quadro regolatorio europeo, nazionale e regionale in materia di decarbonizzazione, sono state identificate le soluzioni tecnologicheimplementabili nei vari ambiti e i relativi benefici ambientali ed economici attesi al 2030, ipotizzando scenari ‘base’, ‘medi’ e ‘ottimi’.
Nel dettaglio, nella provincia di Taranto, per quanto riguarda il tema edifici pubblici, sono state prese in esame 555 immobili tra scuole, tribunali e ospedali, individuando, nello scenario ottimale – grazie a interventi che vanno dall’efficientamento energetico a pompe di calore e fotovoltaico – un potenziale di riduzione annua dei costi energetici pari a circa otto milioni di euro e delle emissioni di CO2 di circa 20.000 tonnellate.
Dallo studio sull’illuminazione pubblica, che ha preso in esame 86mila lampioni, nello scenario ottimale grazie a soluzioni a LED e di smart lighting, è emersa una possibile riduzione annua dei consumi pari all’80% (circa 32 gigawattora/anno), corrispondente a unadiminuzione di emissioni di CO2 in atmosfera di circa 9mila tonnellate e a un risparmio deicosti energetici di 6 milioni di euro.
La mobilità elettrica, assumendo lo scenario ottimale al 2030 con quasi 33mila veicoli elettrici (tra autovetture e bus) circolanti (oggi sono poco più di 500) e 500 nuovi punti di ricarica, vedrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 pari a oltre 70mila tonnellate all’anno.
A livello regionale, invece, a livello di edifici, sono state prese in esame circa 4mila strutture tra scuole, tribunali e ospedali; con lo scenario ottimale è stata quantificata, per ogni anno, una possibile riduzione dei consumi di circa il 54% e delle emissioni di CO2 di circa 147mila tonnellate1 e dei costi energetici in circa 69 milioni di euro. Quanto all’illuminazione pubblica si stima una potenziale riduzione dei consumi dell’80% circa (-247 gigawattora/anno), e di emissioni di CO2 in atmosfera pari a circa 68mila tonnellate all’anno con un risparmio di costi energetici di 48 milioni di euro all’anno. La mobilità elettrica, ipotizzando un incremento di circa 235mila veicoli elettrici circolanti e l’installazione di 2.0001 nuovi punti di ricarica, vedrebbe una riduzione di 537mila tonnellate di CO2 emesse all’anno.
Infine, nell’ambito dei principali Porti della Puglia (con focus su Bari, Brindisi e Taranto) sono state individuate le aree di parcheggio e di edifici potenzialmente utilizzabili per l’installazione di impianti fotovoltaici, oltre che identificati possibili interventi per l’efficientamento dell’illuminazione e l’elettrificazione delle banchine. Il risparmio potenziale generato a livello di costi energetici è pari a 7,7 milioni di euro all’anno con una relativa riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera di circa 57mila tonnellate.
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