Foto: Audace Cerignola

Cerignola, più bassi che alti. In casa a passo lento

CERIGNOLA – Sedici giornate ed un bottino di nove pareggi, quattro vittorie e tre sconfitte, è un girone d’andata altalenante, fin troppo per un Cerignola partito con l’ambizione di mantenersi sugli alti livelli della passata stagione. È evidente che si tratti di tutta un’altra storia, a dirlo sono i numeri: soltanto in casa l’Audace è ormai lontana parente della macchina da gol e punti vista al “Monterisi” fino a maggio. Due dei tre k.o. sono maturati tra le mura amiche, contando anche tre pareggi e sole tre vittorie, un totale di soli 12 punti su 24 disponibili, praticamente la metà. Il rettangolo di gioco di via Napoli è stato un incubo per quasi tutte le squadre nello scorso campionato, compreso l’inarrestabile Catanzaro: 40 punti macinati, quasi il 70% di quelli totalizzati poi a fine stagione.
È chiaro, c’è qualcosa che non va e l’ambiente ha cominciato a spazientirsi come dimostrano i fischi dopo la sconfitta contro il Picerno.
A far riflettere, però, sono anche queste dichiarazioni del presidente Nicola Grieco, risalenti a venerdì 1 dicembre, in occasione della presentazione della quarta maglia: “Voglio ricordare che è soltanto il nostro secondo anno in Serie C, fare degli errori è normale. Invito la città a seguire la squadra, non giochiamo certamente per perdere o per pareggiare“.
Parole che denotano la consapevolezza che qualcosa non stia andando nel verso giusto. Il numero uno ofantino è solito volare basso nonostante le grandi ambizioni del club ma il clima non è certamente lo stesso di inizio stagione. Il Cerignola non convince sul piano dei risultati e le diverse defezioni non possono più essere un alibi.
Certo, il campionato è ancora lungo e c’è il potenziale per invertire questa rotta: il primo passo dovrà essere quello di tornare stabilmente in zona play-off senza farsi inghiottire in un vortice negativo, a cominciare dal match di Francavilla.

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