LECCE – Carenza di agenti e di personale sanitario rispetto ad un crescente numero di detenuti, dotazioni ed equipaggiamento inadeguati, la necessità di una riforma strutturale che ridia al corpo un’identità, sono alcune delle principali criticità esposte da tutte le sigle sindacali della Polizia Penitenziaria di Lecce ( Sappe, Sinappe, Osapp, Uilpa, Uspp, Cisl, Cgil, Cnpp) al deputato di Forza Italia Andrea Caroppo nell’incontro che si è svolto alla casa circondariale salentina e l’onorevole ha assicurato attenzione e interessamento per risolvere le diverse problematiche.
Un contingente di Polizia Penitenziaria leccese che dopo la legge Madia- evidenziano i sindacati – è passato da circa 800 a 581 unità complessive, e il 60% del personale effettivo ha raggiunto un’anzianità di servizio compresa tra i 17 anni ed i 27 anni di servizio pari ad una età anagrafica che oscilla tra i 45 e i 58 anni d’età, mentre cresce la presenza di detenuti attualmente 1114 a fronte di una capienza regolamentare di 796 posti. La Puglia – aggiungono – quanto a sovraffollamento ha circa +1000 detenuti, ed è la seconda regione dopo la Lombardia che ne ha circa +1837, inoltre si è ritrovata anche con il più basso rapporto agenti-detenuti, 4 agenti ogni 10 detenuti, nonostante la ripartizione del personale abbia previsto quasi in tutti i Provveditorati regionali dell’Amministrazione penitenziaria un rapporto
di 5-6 agenti ogni 10 detenuti.
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