BARI – Era il 30 dicembre 2017 quando la 84enne Anna Rosa Tarantino si trovò nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Era poco distante da casa sua, nella città vecchia di Bitonto, proprio dove si scatenò la sparatoria tra due clan che si contendevano il controllo del mercato della droga in città. Almeno 15 colpi. La donna rimase a terra senza vita. Per quel delitto 9 persone furono condannate con rito abbreviato a pene dai 3 ai 20 anni di reclusione. Tra questi il boss Domenico Conte, ritenuto il mandante, gli esecutori materiali, Michele Sabba e Rocco Papaleo. Condannati anche gli esponenti del clan rivale dei Cipriano, Francesco Colasuonno, Benito Ruggiero e Rocco Mena. A distanza di sette anni da quel tragico episodio che segnò indelebilmente un’intera comunità, la città di Bitonto e l’associazione Libera rendono omaggio alla 84enne con una messa in suffragio e una marcia della legalità tra le strade della città vecchia.
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