BARI – Potrebbe essere doloso il rogo che ha distrutto in parte il lido ex Trullo di bari, sul litorale sud del capoluogo, in direzione San Giorgio. I vigili del fuoco intervenuti per domare il rogo stanno valutando proprio questa ipotesi dato che alcune circostanze farebbero pensare a cause diverse da quelle accidentali. Le fiamme si sono propagate dall’interno del manufatto in pietra emblema del lido, ormai colmo di rifiuti e oggetti abbandonati. L’ipotesi dolosa dell’incendio è supportata anche dal fatto che la zona è facilmente accessibile a chiunque: la porta d’accesso infatti è stata sfondata già almeno da un anno e tutti i quadri elettrici e i cavi in rame sono stati asportati. I vandali, negli anni, hanno rotto anche vetri, sedie, sanitari dei bagni. Lo stato d’abbandono del lido che ha sempre richiamato tantissimi bagnati autoctoni proprio per la sua vicinanza alla città, è dovuto al fatto che dal 2020 è chiuso: la società che lo ha gestito in passato aveva accumulato debiti con l’erario e per questo la concessione demaniale è stata revocata. Di qui la decisione del Comune di affidare l’area – da 9mila metri quadri – a una nuova società con un bando ad hoc che però, nella sua prima emissione, è andato a vuoto: la commissione ha bocciato le due offerte. Così è stata bandita una nuova procedura a cui hanno partecipato altre due società e chi avrà la concessione dovrà non solo riqualificare l’area ma anche eseguire operazione di consolidamento del tratto costiero.
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