BARI – La procura di Bari vuole vederci chiaro su alcune malattie giudicate “dubbie” poco prima dell’entrata in vigore del green pass sui luoghi di lavoro. L’ufficio del capoluogo ha aperto un’indagine conoscitiva senza ipotesi di reato, quindi senza indagati, sui certificati medici presentati da alcuni lavoratori dopo l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass base, ottenuto attraverso il vaccino o il tampone negativo, sul luogo di lavoro scattato il 15 ottobre scorso. Gli accertamenti della Procura sono stati avviati dopo alcune segnalazioni relative a lavoratori, anche rappresentanti delle forze dell’ordine e comunque prevalentemente dipendenti pubblici, che si sarebbero messi in malattia immediatamente prima dell’entrata in vigore dell’obbligo, così evitando – in quanto non vaccinati – di doversi sottoporre a tampone ogni due giorni per andare a lavoro o di essere sospesi senza retribuzione. L’inchiesta, ancora in fase embrionale, punta a verificare anche l’eventuale compiacenza di medici che potrebbero aver certificato false malattie.
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