“Non cambia solo qualcosa per il Sud, ma per il Paese perché questa riforma, così come è stata concepita, consentirà di fatto la nascita di 20 repubbliche autonome con regole e caratteristiche operative diverse. Torniamo allo stato preunitario fatto di Stati uno diverso dall’altro”. Così, in un’intervista a Repubblica, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in merito al ddl sull’Autonomia oggi al voto del Senato.
“Ciò determinerà, per tutti i settori per i quali verrà chiesta la delega, leggi e regolamenti diversi per ogni regione – prosegue -. Gli imprenditori e i cittadini avranno a che fare con sistemi amministrativi profondamente diversi a seconda di dove sorge la loro sede aziendale. I docenti, come i medici, potranno essere pagati in maniera differente nelle diverse aree del Paese e questo farà scappare questi professionisti verso dove si guadagna di più”.
Per Emiliano, “dare più poteri alle Regioni a loro richiesta significa ridurre grandemente la capacità dello Stato centrale di intervenire per equilibrare gli interventi e evitare che le Regioni più ricche lo diventino sempre di più a scapito di quelle più povere. Si fa fuori l’arbitro e la partita la si gioca con 20 regolamenti giuridici diversi”.
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