BARLETTA – Nella Giornata della Memoria, Barletta celebra i passi in avanti nella nascita della cittadella della musica concentrazionaria. L’ex distilleria cittadina, luogo ormai in disuso da tempo al confine tra i quartieri Patalini e Barberini, diventerà il nuovo centro internazionale dedicato ad una produzione musicale studiata per oltre 30 anni dal docente barlettano Francesco Lotoro.
Approvato l’accordo di programma tra le diverse parti chiamate a decidere sul progetto: Regione Puglia, Soprintendenza e Ministero dei Beni Culturali, Comune di Barletta e Istituto di Musica Concentrazionaria hanno sottoscritto il patto d’intesa per la realizzazione dell’opera.
La Musica Concentrazionaria è un genere che si è evoluto e diffuso tra il 1933 e il 1953, composta nei campi di concentramento e in altri luoghi di cattività civile e militare a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Un segnale forte di Barletta, che non dimentica il dramma dell’Olocausto e lo fa celebrando un lato artistico nascosto di quegli anni.
potrebbe interessarti anche
Lecce. Il Museo Papirologico dell’UniSalento intitolato al padre fondatore
Ferrovie Puglia, la proposta di Perrini per fermare escalation di violenza
Taranto, il mistero dei ‘gemiti hot’ in Commissione
Festa di San Nicola a Bari: salta lo spettacolo di fuochi pirotecnici
Lecce, senzatetto con cani pericolosi: Polizia li sequestra
A chiare Lettere, Marco De Matteis: ‘Ecco la mia idea di città’